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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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“Italia in Saldo?”

“Italia in Saldo?”

Editoriale di Maurizio Compagnone

“Italia in Saldo?”

Editoriale di Maurizio Compagnone

 

 

Dall’alto di una delle Torri che dominano Francoforte in cui la finanza la fà da padroni, alcune nostre fonti ci rendono noto un piano che la Germania sta approntando nei confronti dei Paesi in difficoltà. Inoltre la nostra fonte ci paventa uno scenario da Armageddon che si starebbe per abbattere sul nostro Paese. La Germania è pronta a rilevare aziende italiane a partecipazione statale, tra le più appetibili ci sarebbero secondo la fonte Enel, Eni, Finmeccanica, seguono Anas, Autostrade, Ferrovie e altre minori, “gioielli italiani” il tutto con l’avallo della Troika (BCE, FMI, CE). La Germania è pronta a gettarsi come un falco sulla più grande privatizzazione che l’Italia si appresta a compiere, ora capite da cosa dipendono le fibbrillazioni dei mercati. Tra l’altro non siamo sorpresi dopo aver sentito la telefonata tra la Merkel e il Presidente greco Karolos Papoulias, resa nota dal nostro movimento 20 giorni prima delle elezioni in Grecia del 17 giugno 2012. Una telefonata che dovrebbe far alzare le antenne, il Fed Maresciallo Merkel nella telefonata, dapprima “negata”, ma dopo la nostra pubblicazione costretta a confermarla, anche se il suo portavoce ci ha tenuto a ribadire che il contenuto era del tutto privato ecco perchè ii toni possono apparire goliardici. Noi di quella telefonata “goliardica” tra “buoni amici”, che a noi non sembra anzi ci appare piuttosto una conversazione tra una leonessa affamata e un topolino in gabbia, vi proponiamo un passaggio rilevante in cui si comprende chi manovra gli attacchi “scientifici” lanciati ai mercati. – Merkel: “Ti vorrei raccomandare (riferito al Presidente greco) di indire un Referendum prima delle elezioni”…..poi chiamare il bamboccio (Tspiras) e fargli vedere cosa vuole il suo popolo. – Presidente greco Papoulias: “Ma cosa dice Sig.ra Merkel? Papandreau ha osato parlare di Referendum ed è stato spodestato, eppoi come reagiranno i mercati? – Merkel: “Quali mercati Karolos? Compriamo tutto come vedi…….” Abbiamo voluto trascrivere questo passaggio per far capire chi manovra i mercati. Le potenti banche tedesche stanno lavorando nell’ombra per costringere Spagna, Italia e successivamente la Francia (2° potenza economica europea) a privatizzare i gioielli di famiglia, individuabili nei trasporti, energia, comunicazione e sanità. Intanto la Germania continua ad arricchirsi sulle nostre spalle comprando titoli italiani a minor tasso di interesse.

Se la Germania è diventata quella che è sotto gli occhi di tutti, un ringraziamento lo dobbiamo a Kohl, Mitterand e Bush padre grazie alla loro pressione la Germania è tornata ad essere la grande potenza di sempre, con mai sopiti interessi imperialisti. Solo la Gran Bretagna dell’ostinata Primo Ministro Margaret Thatcher si oppose con tutta la sua veemenza e ciò ne decretò con largo anticipo la fine della sua carriera politica dopo il Trattato di Maastricht. Un Grande Saggio, Giulio Andreotti a distanza di anni riconobbe quell’errore e riferendosi alla posizione oltranzista della Thatcher affermava: Andreotti: «In parte perché era così il suo temperamento, in parte perché anche la sua visione delle cose e le sue preoccupazioni erano legittime. A posteriori è evidente che fu percorsa la strada giusta, ma sul momento si poteva anche ritenere che fosse giusto essere contrari. Noi fummo colpiti dalla linea dell’unificazione perché ci sembrò la più concreta, ci coinvolgeva nel presente, ma non è che non vedessimo le difficoltà e i rischi». Il grande vecchio mostra sempre saggezza Con il segno di poi, forse, anche Francia e USA non sarebbero state così convinte della riunificazione venendo sulle posizioni della Thatcher. Ma la Germania è stata brava camaleonte, nel periodo che la vedeva coinvolta ha mostrato pacatezza, facendo attenzione a misurare i toni, un vero agnello pronto a trasformarsi in lupo famelico in tempi successivi. Ora quei tempi sono vicini, oggi non si ricorre più alle armi per sopraffare un “Paese Sovrano”, ma ad armi altrettanto sofisticate, “la finanza” che ti toglie ossigeno giorno per giorno fino a che un Paese sotto pressione non cede, rinunciando a parte della propria sovranità. La Germania è nelle possibilità di poterlo fare potendo contare su un tessuto bancario forte. Continuano nel frattempo ad arrivare dalle stanze del potere “messaggi sublimali”: D.B.: “ogni paese in difficoltà, può risanare le sue finanza se mette in campo un corposo piano di privatizzazioni, in fin dei conti è un bene”, secondo i loro economisti, uno Stato in cancrena può continuare a vivere se si priva di un arto…, “nessun arto è importante se è in gioco la vita”… e bravo D.B. della Deutsche Bank…. diceva TOTO’: “cà nisciun è fess” caro D.B. Aggiungo, perchè dobbiamo farci aiutare dagli altri nelle nostre azioni quotidiane se possiamo fare da soli? Gli economisti tedeschi famelici non demordono e studiano a quanto ammontano i beni a partecipazione statale di Italia e Francia, prossimi obiettivi per le fauci pronunciate di costoro, così si fanno i conti c’è chi dice che i beni nella seconda e terza economia in zona euro ammonterebbero al 5%, un bel bocconcino che non può che far gola.

Il conto dell’oste è iniziato, il nostro Stato ha beni partecipati per 140 miliardi di euro, a cui si aggiungono beni immobili per altri 421 miliardi di euro, che potrebbero essere subito cartolarizzati per essere immessi sul mercato, eppoi il bel Paese oltre al sole ha un bene inimmaginabile da non sottovalutare, “l’Acqua Potabile”, che da sola vale, se privatizzata, circa mezzo punto di PIL. I primi beni in elenco su cui gli ingordi tedeschi sono pronti a mettere le mani riguardano ENEL e ENI , …. “mica fessi”…. L’azienda elettrica è quella prioritaria, è come se ad un corpo si toglie ossigeno, prima o poi capitola non avendo più la forza di alimentare le cellule vitali. Togliere ossigeno è uccidere la nostra produzione. Ora ci aspettiamo solo l’assalto ai Fort Knox, quanto dovremo ancora attendere? Il popolo italiano sarà pure quello della pummarola, della pizza, del mare e del sole, ma tengano ben in mente i tedeschi che gli Italiani sono un popolo che non si vende e non svende, per loro memoria cito una piccola storia che dovrebbe far riflettere, nel 154 A.C., una nobile donna dal nome Cornelia rifiutò di cedere al re d’Egitto per dedicare tutto il suo amore ai 2 figli e a chi gli ostentava le ricchezze rispose: “Haec ornamenta mea – ecco i miei gioielli”, riferendosi ai 2 figli. Se pensano i tedeschi di impossessarsi dei nostri “gioielli” non avranno certo vita facile, il popolo saprà come proteggerli dallo scippo.

Maurizio Compagnone – Segretario Organizzativo Popolari Glocalizzati

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