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“In arrivo la stangata della Tares”

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  1. Il grido d’allarme di Corrado Didonna, presidente del circolo “Il Rinnovamento” di Catanzaro

“In arrivo la stangata della Tares”

  1. Il grido d’allarme di Corrado Didonna, presidente del circolo “Il Rinnovamento” di Catanzaro

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

“Sono state già
recapitate e nei prossimi giorni ne arriveranno altre, le cartelle esattoriali
targate comune di Catanzaro con il quale si richiede il pagamento della nuova e
famigerata “Tassa sui rifiuti e servizi” più brevemente TARES per l’anno
tributario in corso con notevoli sorprese soprattutto sugli importi da pagare:
insomma la stangata è servita.Confrontandola
con la TIA fin ora
pagata risulta un bel salasso da pagare a carico dei cittadini con aumenti che
variano da un minimo di 70-80 euro a picchi anche di oltre 200-300 euro
soprattutto per gli esercizi commerciali ed attività produttive; soldi che si
dovranno pagare nell’immediato perché la prima rata scade tra qualche giorno
(il 16 ottobre precisamente) anche se le cartelle di pagamento sono ancora in
viaggio con il rischio concreto di vederle recapitate oltre il termine ultimo
di pagamento e per ciò gravate di sanzioni e interessi per ogni giorno di ritardato
pagamento!Siamo sempre
stati convinti che le tasse e i tributi debbano sempre pagare perché un onesto
cittadino ha l’obbligo di contribuire con la propria capacità retributiva alla
spesa pubblica ma ci sembra esagerato proprio in questo momento di massima
crisi economica, con la disoccupazione
che è alle stelle , continuare a vessare i contribuenti con salassi e vessazioni
tributarie, senza vedere un barlume di servizio e/o beneficio collettivo. “Non
ce la si fa più a pagare”: questo è
quello che si sente continuamente dire dalla gente comune, dai commercianti,
dagli artigiani e persino dai piccoli imprenditori. Ora che
pagheremo la nuova TARES, targata Monti , avremo dei servizi di raccolta rifiuti
più efficienti? Vedremo le strade pulite? Vedremo i cassonetti della raccolta
differenziata ovunque o il servizio di conferimento a domicilio ? Vedremo l’illuminazione
pubblica
funzionale e soprattutto a servizio della collettività? Per ora nulla di tutto
questo: cassonetti inesistenti e quando
presenti sporchi, rotti ed a posizione variabile in base alle esigenze degli
automobilisti, strade sporche, piene di
buche e rotte ed a limite della sicurezza stradale anche per i pedoni ed infine
illuminazione pubblica spesso a servizio di qualche privato cittadino…….; tutto
ciò sotto gli occhi degli organi
preposti al controllo! La beffa nella Tares arriva anche dal contributo del 5%
sul tributo da corrispondere all’Amministrazione provinciale: ma non eravamo
tutti d’accordo che le Province dovevano sparire nell’immediato, ed invece ne
continuiamo a pagare le tasse?Ci raccontano la
favoletta che le tasse possono diminuire già dal prossimo anno, e anche i
politici locali si sono accordati a questa “musichetta”, ma la verità è
un’altra: l’IVA è aumentata al 22% con un immediata contrazione della spesa
corrente, probabilmente l’IMU dovrà essere corrisposta senza batter ciglio e
nell’indifferenza generale della politica e si prospettano aumenti in vista di
addizionali IRPEF regionali ed altri tributi locali, insomma si vive per pagare
le tasse ma alla fine i servizi anche
quelli più elementari dove sono?

Corrado DIDONNA

Presidente circolo “Il Rinnovamento” – Catanzaro