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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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“Il Governo provveda a nominare un Presidente competente per l’autorità portuale di Gioia Tauro”

“Il Governo provveda a nominare un Presidente competente per l’autorità portuale di Gioia Tauro”

Lo afferma Giuseppe Longo, Coordinatore di Sinistra In Movimento

“Il Governo provveda a nominare un Presidente competente per l’autorità portuale di Gioia Tauro”

Lo afferma Giuseppe Longo, Coordinatore di Sinistra In Movimento

 

Dopo 45 giorni di proroga tecnica, appena scaduta, il Governo non ha ancora indicato un nome per la presidenza dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro. L’incarico di Giovanni Grimaldi, cessato il 22 aprile scorso, pare possa essere ancora riconfermato “a tempo”, in una situazione che non ha precedenti. Il sospetto è che questi ritardi siano dovuti a un imbarazzo di natura prettamente politica e che il ministro Lupi, memore della figuraccia incassata con la nomina al Porto di Cagliari, stia tentennando sulla scelta da effettuare per non rompere lo strano equilibrio tra le forze politiche e gli interessi in gioco, a tutto svantaggio dello sviluppo reale dello scalo gioiese. Questo tipo di atteggiamento è oltremodo vergognoso e inaccettabile, soprattutto in una Regione come la nostra, vessata da evidenti difficoltà economiche e politico-amministrative, in considerazione delle ormai imminenti elezioni regionali.
Il buon senso suggerirebbe che il presidente dell’autorità portuale, oltre a essere una figura indipendente da qualsivoglia tipo di appartenenza politica o scelta clientelare, abbia comprovate competenze ed esperienze in materia di portualità e logistica, come espressamente richiede la legge numero 84 del 1994 in materia portuale. Tra le candidature proposte dai vari enti, ora al vaglio del Ministero dei Trasporti, vi è chi risponde a questi requisiti qualitativi, per rinomata professionalità ed esperienza in campo nazionale e internazionale, e per tali ragioni ci auguriamo che non vengano cestinati perché privi di sponsorizzazione politica.
È il momento di dire basta a questo tipo di ragionamenti che tanto male hanno causato al nostro territorio, strategie di bassa lega che hanno sempre messo in secondo piano gli interessi collettivi della Piana di Gioia Tauro e dello scalo gioiese. Per un porto fondamentale e centrale come quello di Gioia Tauro esigiamo non un alto papavero o, come si ventila in questi giorni, un commissario tappabuchi, ma un presidente autorevole e di comprovata competenza ed esperienza: solo una personalità del genere, esperto della materia che andrà ad amministrare, può infatti dialogare con l’Europa e con il mondo intero per rilanciare quello che per troppo tempo solo sulla carta è stato definito il volano dello sviluppo del mezzogiorno. Il primo porto del Mediterraneo merita un presidente capace di attrarre gli investitori e preparato anche in materia di logistica, poiché il rilancio dello scalo non può prescindere da un progetto più ampio che contempli lo sviluppo del retroporto.
Dal Governo e dal Ministro dei Trasporti, che più volte hanno promesso un tavolo interministeriale presso il Porto di Gioia Tauro e mai convocato, ci aspettiamo una nomina rapida e forte di questo tipo di garanzie.