“Il cinghiale in Aspromonte”
Domani a Gioia Tauro la presentazione del libro di Giuseppe Violi
di CATERINA SORBARA
“Il cinghiale in Aspromonte”
Domani a Gioia Tauro la presentazione del libro di Giuseppe Violi
di Caterina Sorbara
La caccia al cinghiale è una pratica molto diffusa nel mondo fin dall’antichità, dove si praticava spesso per scopi alimentari.
Oggi nelle regioni industrializzate, viene praticata come hobby, mentre come forma di sussistenza, persiste solo nelle culture a base tribale africane, americane e asiatiche. L’uomo ha cacciato il cinghiale sin dal Mesolitico e il poeta Omero nel 700 a.C.
parlava del mito del Cinghiale Calidonio e nell’Odissea diceva che Ulisse aveva sulla gamba, una cicatrice, procuratogli da un cinghiale durante una battuta di caccia. Oggi in Italia i cacciatori (non solo di cinghiale) sono 700.000 e tantissime sono
le Associazioni venatorie. A Santa Cristina D’Aspromonte opera una squadra di cinghialisti, denominata “Folgore in Aspromonte”, di cui fa parte Giuseppe Violi, presidente pro-tempore della sezione cristinese di “Libera caccia”. Giuseppe Violi sulla caccia al cinghiale ha scritto un libro, dal titolo: “Il cinghiale in Aspromonte”, edito da Laruffa. Il libro sarà presentato, domani alle ore 16,30, nell’antica Sala Fallara, a Gioia Tauro. L’evento è patrocinato dal Comune e dall’Associazione Mesogaia.
Sarà presente l’autore e tutta la squadra dei cinghialisti. Come moderatore sarà presente Agostino Formica. Inoltre prenderanno parte Francesco Spoleti, presidente provinciale di Arci-Caccia e Salvatore Vescio, vicepresidente nazionale di Libera Caccia.
