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“Dai territori calabresi può nascere un Partito Democratico nuovo”

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Ecco la dichiarazione programmatica di Massimo Canale sull’accoglienza, scaturita dall’incontro avuto ieri a Gioiosa Ionica

“Dai territori calabresi può nascere un Partito Democratico nuovo”

Ecco la dichiarazione programmatica di Massimo Canale sull’accoglienza, scaturita dall’incontro avuto ieri a Gioiosa Ionica

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

La tappa di Gioiosa Ionica della mia campagna congressuale ha rafforzato in me la convinzione che dai territori calabresi possa nascere un Partito Democratico nuovo, fatto di militanti, amministratori e dirigenti consapevoli, innovativi, indipendenti e competenti. Mi convinco ad ogni tappa che sono loro la speranza dei democratici e dei calabresi tutti affinché la politica del prossimo futuro possa regalare un sogno e delle aspettative diverse a chi vive in questa terra e vuole rimanerci.
Vedo tanta passione negli occhi di ognuno e vedo tanti progetti portati avanti con idee nuove e originali, come il progetto Re.Co.Sol. che accoglie i nostri fratelli migranti non come un problema, ma come un arricchimento umano, sociale, culturale e anche economico. Sono calabresi la cui domanda chiave davanti ad un immigrato non è “da dove vieni, straniero”, ma “come possiamo lavorare insieme, fratello”.
I fenomeni migratori vanno governati con una logica pragmatica, di grande apertura mentale e politica. Superando la dinamica repressiva, ampiamente fallita nell’ambito delle politiche nazionali degli ultimi anni. Costruendo un sistema integrato di servizi e di processi (nella conoscenza di nuove culture e di nuove lingue, nel ripopolamento dei nostri centri storici, nella ricostruzione di un tessuto artigianale e commerciale, nella formazione, nello sviluppo di nuove competenze e professionalità, ecc.) che soli possono fare dei migranti un valore aggiunto per la società e l’economia calabrese. Una Calabria crocevia di culture e civiltà, terra d’accoglienza e integrazione. Una Calabria che non pretende ma si offre.
Le nostre priorità:
– superamento della logica detentiva del Centro per immigrati di Crotone e valorizzazione dell’accoglienza diffusa tipica del cd. “Modello Riace”
– investimenti risolutivi sulla piaga del “caporalato” e dell’illegalità lavorativa che pone ai margini i migranti (cd. “Modello Rosarno”)
– piena attuazione logistica e finanziaria della Legge Regionale 18/09, la legge quadro sull’accoglienza e l’integrazione dei migranti
– accesso facilitato e gratuito ai servizi sanitari di base forniti dalle ASP calabresi, a partire da uno screening iniziale che tuteli migranti e residenti.

Massimo Canale