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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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“Branco” abusa sessualmente di una romena e deruba il compagno, arrestati a Montalto

Arrestati 3 giovani di Montalto Uffugo. Una sera, ubriachi, hanno palpeggiato la donna che rientrava a casa. E mentre uno di loro la costringeva a subire rapporti, gli altri entravano nell’abitazione del convivente e la svaligiavano

“Branco” abusa sessualmente di una romena e deruba il compagno, arrestati a Montalto

Arrestati 3 giovani di Montalto Uffugo. Una sera, ubriachi, hanno palpeggiato la donna che rientrava a casa. E mentre uno di loro la costringeva a subire rapporti, gli altri entravano nell’abitazione del convivente e la svaligiavano

 

COSENZA – Violenza sessuale di gruppo e rapina: per i carabinieri della stazione di Montalto Uffugo, in provincia di Cosenza, e quelli del nucleo operativo della Compagnia di Rende, tre giovani, tutti di Montalto, facevano parte del “branco” che si è accanito contro una rumena di 36 anni e il suo convivente. I tre sono Marco Di Biase, 27 anni, finito in carcere; Valentino Di Biase, 21 anni, e Paolo Bruno, 22 anni, agli arresti domiciliari. Tutti avrebbero abusato della donna e Valentino Di Biase e Paolo Bruno avrebbero anche effettuato una rapina nella casa del convivente, un uomo di 48 anni.

I fatti risalirebbero al 3 maggio scorso, quando la vittima, mentre era in compagnia di un amico in auto, era stata avvicinata dai 3 giovani, ubriachi, che la palpeggiarono nelle parti intime. Poi Marco Di Biase, minacciando di morte l’amico della vittima, si sarebbe appartato con la donna, costringendola a subire un rapporto sessuale completo, mentre gli altri due si sarebbero recati nell’abitazione della vittima, sfondando la porta d’accesso, appropriandosi di alcune bottiglie di vino e del contenuto della borsa della donna e usando violenza e minacce contro il suo convivente, che era presente in casa.

La donna fu trovata poi, dai militari, in stato di agitazione ed in parte priva di indumenti. Grazie alla descrizione fornita dalla vittima, i carabinieri hanno poi identificato e rintracciato i tre, che avrebbero confessato tutto.