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TAURIANOVA (RC), VENERDì 26 APRILE 2024

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Pubblicato il libro “Puro Cortoladi” di Rosario Milicia con autori vari I misteri rurali e la luce della giovinezza

Pubblicato il libro “Puro Cortoladi”  di Rosario Milicia con autori vari I misteri rurali e la luce della giovinezza

Il Puro Cortoladi è qui, è fuori, è stato pubblicato. Il titolo prende spunto dalle canzoni “Puro Bogotà” dei Club Dogo o “Puro Sinaloa” di Ernia. Vuole dire: ti racconto la pura essenza del luogo e degli stati d’animo ad esso connessi.
E’ doveroso ringraziare tutti i coautori a partire dall’amico Giovanni Puro, autore di una bellissima prefazione, grazie all’amica Giovanna Zampogna con la sua poetica delicata e soave, Maura Sicari con la forza della sua prosa pari a quella della Donna guida o ancora Michela Gargano che scrive un trattato sul diritto all’aborto, fornendo tutte le informazioni utili per le giovani donne, e Simona Mazzacuva che attraverso il poema epico rende il diritto scorrevole come un ruscello ai piedi di Tebe.
O ancora Antonio Bellantoni, caro amico che con tanta pazienza mi ha seguito dal giorno uno dell’ideazione di Puro Cortoladi, tirando fuori un pezzo di alta qualità sul mondo dell’alta finanza in cui il giovane ci rende tutti orgogliosi, Antonio Liconti con un bellissimo dipinto fatto testo che ha scritto guardando lo stretto di Messina da Eremo Condera ed Alfredo Pignolo con metriche visionarie tra fumetti e relazioni internazionali. Grazie ai cittanovesi che hanno collaborato alla scrittura dell’opera come Maria Pia Sorrenti con una dedica stupenda alla piccola principessa Sofia Sorrenti, nel cuore di tutta la nostra comunità, Michele Bianchi che dipinge un tramonto anch’egli ma dallo Zampillo della villa in zona rossa. Storia. Come Carmelo Milicia che ha redatto un pezzo generazionale, incessante, carico di energia per i giovani e la politica del domani o Giovanni Condomitti che ha fatto rivivere la storia del calcio cittanovese nel suo pezzo o ancora Domenico Gentile che ha creato un Cocktail ad hoc per l’occasione! Andate ad assaggiarlo, ma saggiate anche le ricette proposte dalla Ditta Stocco e Stocco o dal Ristorante Baconchi che hanno gentilmente inserito nel libro. Grazie al rapper Caneda, per la sua infinita umiltà e pazienza, che ha scritto un bellissimo pezzo su un carnevale a Milano visionario, antico, ma attuale. Poesia allo stato puro come quella offerta dall’amico Raffaele Bellocco che rappa con me un pezzo su Hegel e Marx nel libro o quella di Domenico Patera che ci offre due pezzi che attraverso il filo conduttore dei sentimenti positivi e della favola descrivono il diritto e la sua essenza. Grazie a Marco Cavaleri e Marco Pulitanò, amici e fini intellettuali e amministratori locali che hanno elaborato due pezzi dai quali sgorga come da una sorgente di alta montagna il loro amore per i loro paesi, Locri e Ardore. Grazie anche a Davide Scappaticci e Tullio Calimera, che in mille sbatti sono riusciti ad offrire due pezzi diversi tra loro ma simili perché si tratta di due coautori che stanno lontani dalla Calabria. Grazie a Luigi Santoro che con il suo pezzo ci fa capire che “la cultura è fatto di contadini” e credo che non serva altro per sottolineare la grande aderenza all’animus del libro o ancora Andrea Braga, giovane e fine economista che ci offre un saggio completo e scorrevole sulla dottrina Keynes in economia in salsa Cortoladi. Ed infine un grazie agli eruditi dell’ulivo, il Presidente Francesco Cordopatri e il professore Antonio Fazari che hanno offerto un’analisi tecnica ma anche poetica sull’ulivo o ancora il Dottor Girolamo Facchineri, che ci delizia, infine, con la sua elegia dell’ulivo.

E poi fanculo, c’è un pezzo estratto dalle memorie di mio nonno, di cui, non riesco a parlare. Mi inchino alla magnificenza di uno che c’ha scritto sulla tomba “in certi momenti l’anima sembra distaccarsi dal corpo per raggiungere vette sublimi”. E credo che uno di questi momenti è quando sei da solo al mattino in un uliveto, tra rondini e fauni.
Cittanova di Curtuladi di Arturo Zito De Leonardis è stato il primo passo per la creazione di un poema “epico-rurale” puramente cittanovese, anche se, come visto, Puro Cortoladi è anche questo.
L’erudizione presuppone interdisciplinarietà. E dunque Puro Cortoladi, specie nei pezzi dei coautori, tratta degli argomenti più disparati, dalle ricette ai diritti civili, al calcio fino alle altezze emotive della donna.
Sui misteri rurali:
Era evidente che la galleria di Vacale della Littorina, la Stazione di San Mauro e di contrada Torre, le danze degli ulivi nel mare della Piana, lo stretto di Messina o i tramonti che noi vediamo infrangersi sullo Stromboli avrebbero ispirato qualcuno.
La mia più grande ansia è la seguente: qui deve nascere una scuola di pensiero, l’erudizione rurale che esplode in fiabe con protagonista la natura calabrese, troppo spesso ignorata. Ma non si pensi che sia esclusiva della nostra terra la vicinanza con la campagna, sia spirituale che cultuale. Del resto l’ho scritto: Betti nelle campagne di Camorsciano udiva gli stessi odori, sapori, suoni che si dipanano dai rintocchi di campane di Saint Marine de la Mer in Costa Azzurra. Pioppi, fosse e messi che giacciono sereni al tramonto in ogni campagna d’Italia e Sant’Eusebio passeggia nella cattedrale di San Gaudenzio. Ecco i misteri rurali: L’infinita congerie di sensazioni che ti affolla quando sei felice ad osservare il sublimarsi della natura mediterranea. Lo Spirito rurale si manifesta quando ti ispira una fiaba, o una carezza alla persona che ami o semplicemente il piacere di una lettura contemplando i misteri rurali che si fanno foresta incantata al calar della sera.
Al calar della sera.
Il Romantico Francis Grey, scrisse la monumentale “Elegia scritta in un cimitero di Campagna”, ispirato dall’animus rurale.
Catone scrisse il “De Agricoltura” ispirato dal buon lavoro agricolo.
Virgilio non trovo pleonastico in piena età imperiale parlare del bucolico.
Ammanniti stesso viene ispirato dalla sua pianura padana, set dei suoi bellissimi romanzi noir.
Lo ammetto vorrei una macchina del tempo per entrare con un lancia fiamme all’interno del circolo degli Scipioni, primi nefasti araldi dell’erosione del mos maiorum, la cui attenuazione ci ha reso fragili consumatori e non più fieri mediterranei.
Questo mondo insomma, se osservato ispirati dallo Spirito, decresce presto
E via lattea e Nilo ti sembrano un ruscello fresco.
Puro Cortoladi è qui finalmente, ed è già storia.