Programmare e prevenire per creare le giuste condizioni di sviluppo del sistema turistico della Piana
Mar 28, 2014 - redazione
E’ questo l’intento della Cgil di Gioia Tauro
Programmare e prevenire per creare le giuste condizioni di sviluppo del sistema turistico della Piana
E’ questo l’intento della Cgil di Gioia Tauro
Riceviamo e pubblichiamo:
La stagione turistica è alle porte e come al solito la Piana di Gioia Tauro, si ritrova ad affrontare la stagione in modo del tutto impreparata. E’ infatti sotto gli occhi di tutti, l’abbandono in cui versano le nostre cittadine, assolutamente inadeguate ad accogliere i turisti che potrebbero arrivare e l’emigrazione di ritorno che nei mesi estivi ripopolano i nostri piccoli e grandi centri urbani. E’ evidente ormai, come l’incuria ed il degrado stiano segnando in modo radicale e culturale il nostro modo di vivere nel territorio. Ci accorgiamo oggi, che per il nostro territorio non vi è nessun piano di prevenzione ed organizzazione ma solo una semplice gestione dell’emergenza che non da soluzioni definitive ma crea solo delle soluzioni tampone. Come nel caso dei corsi d’acqua presenti nella piana, che senza una accurata pulizia fatta da monte fino alla costa, ed effettuata per tempo rischia, di portare a mare numerosi detriti. Una pulizia che ad oggi non sembra affatto pervenuta e che rischia di far sommare problemi su problemi agli operatori turistici che sul nostro litorale che va da Cala Janculla (Seminara), Tonnara di Palmi, Gioia Tauro, San Ferdinando e Rosarno cercheranno anche quest’anno di sopravvivere dove ci riusciranno ed altri rischieranno di vedere affossati il lavoro di una vita ed anche quello dei lavoratori che stagionalmente vengono impiegati nel settore. Ed allora la Provincia deve intervenire per tempo e garantire la pulizia dei fiumi, Budello, Petrace e Mesima, in modo da dare maggiore tranquillità agli operatori turistici della costa e per poter programmare meglio la stagione turistica futura. Allo stesso modo la Provincia deve garantire insieme alla Polizia Provinciale un attento monitoraggio dei tre fiumi per verificare se ci siano o meno degli scarichi abusivi, che non collegati alla rete di depurazione continuano a scaricare nel fiume e poi in mare. C’è bisogno inoltre, di un immediato intervento per quanto riguarda l’erosione costiera, è infatti evidente come anno dopo anno, i metri delle spiagge della piana siano sempre meno. Serve pertanto un intervento mirato di ripascimento della spiaggia e magari la creazione e costruzione di barriere frangiflutto che impediscano al mare il trasporto di materiale sabbioso dalla battigia verso il largo. Senza questi interventi mirati, vani saranno stati i soldi spesi per il miglioramento dei nostri litorali e l’utilizzazione dei fondi europei. Considerato che una qualsiasi mareggiata potrebbe causare danni irreparabili come già successo lo scorso inverno sulla costa jonica. Ma se nel litorale le cose non vanno bene, nella fascia montana e’ ancora peggio. Le nostre bellissime montagne, lo Zomero, la Limina, la Carmelia il Monte Sant’Elia sono completamente abbandonati e nell’incuria più totale. Servirebbero la creazione di percorsi naturalistici, che riescano a far apprezzare le bellezze delle nostre montagne, stupende dal punto di vista naturale e con una ricchezza che potrebbero dare soluzioni e sviluppo di lavoro vero al nostro territorio. Manca come sempre e come ormai in tutti i settori, la programmazione del territorio. Manca un sistema integrato ed armonioso dei servizi, che riesca a mettere in rete le numerose bellezze, naturalistiche, con il grande patrimonio culturale ( vedi Parco dei Taureani, Casa della Cultura, Museo di Metauros, i resti dell’antica Medma, le grotte di Sant’Elia, le bellezze storiche di Seminara, le caratteristiche di San Giorgio Morgeto e le bellezze dei nostri piccoli borghi). Ancora una volta, i Sindaci della Piana perdono tempo, non guardando al di là del proprio campanile, non creando quelle vere condizioni di sviluppo che necessitano alla Piana, programmando e sviluppando tutti insieme, un sistema di trasporti efficiente che colleghi i piccoli centri ai grandi centri, un sistema che metta in rete, l’arte,la cultura,le bellezze naturali ed enogastronomici, un sistema di promozione turistica della piana, che indichi i modi e le vie per effettuare la visita dei servizi offerti. Il nostro territorio offre anche altre soluzioni all’industrializzazione forzata, ci sarebbe solo bisogno di crederci e di avere un po’ di lungimiranza in più e creare quelle condizioni vere di sviluppo anche turistiche che oggi mancano.
Valerio Romano, Filcams Cgil Piana di Gioia Tauro