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Processo “Short message”, Nullità della perizia trascrittiva delle intercettazioni telefoniche

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Si è concluso ieri il processo “Short message”, così denominato perché la rete di piccoli spacciatori , facenti parte delle ndrine locali comunicava con i propri clienti usando prevalentemente gli sms. Seguendo quella rete di messaggi, gli investigatori della polizia di Gioia Tauro nella mattinata avevano tratto in arresto 8 persone accusate di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli arrestati sono quasi tutti di Rosarno e Gioia Tauro. Il centro dello spaccio al dettaglio di eroina e cocaina era il quartiere “case nuove” di Rosarno, un agglomerato di case popolari poste nella prima periferia cittadina già al centro di numerose operazioni delle forze dell’ordine negli scorsi anni. I consumatori, grazie ai quali gli investigatori sono risaliti alla “piazza” dello spaccio e all’identificazione degli spacciatori, arrivavano a Rosarno non solo dalla Piana di Gioia Tauro, ma anche da Reggio Calabria e Vibo. Il Giudice Monocratico di Palmi dott.ssa Di Martino ha accolto l’eccezione formulata dagli avvocati Stefania Gullo e Mariangela Borgese che hanno dedotto la nullità della perizia trascrittiva delle intercettazioni telefoniche poiché effettuata su supporti in copia forniti al perito dalla polizia giudiziaria i cui originali erano stati distrutti. Il Giudice all’esito dell’ istruttoria ha assolto gli imputati Ascone Maria Lucia, difesa dall’avv. Stefania Gullo, Franca Vecceloque Pereloque, difesa dall’avv. Daniele Calipa, e ha dichiarato il non diversi procedere per intervenuta prescrizione per gli imputati Furuli Rocco, difeso dall’avv. Stefania Gullo, Giordano Angelo difeso dall’avv.Mariangela Borgese e Manno Gesuele difeso dall’avv. Giosuè Megna.