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TAURIANOVA (RC), VENERDì 29 MARZO 2024

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Processo “Artemisia” smantellata la ‘Ndrina di Seminara

Processo “Artemisia” smantellata la ‘Ndrina di Seminara

L’impianto accusatorio costruito dal pubblico ministero Roberto Di Palma si dimostra solidissimo

Processo “Artemisia” smantellata la ‘Ndrina di Seminara

L’impianto accusatorio costruito dal pubblico ministero Roberto Di Palma si dimostra solidissimo

 

 

PALMI-L’impianto accusatorio costruito dal pubblico ministero Roberto Di Palma si dimostra solidissimo: il Gup di Reggio Calabria Francesco Petrone ha comminato diciannove condanne nell’ambito del procedimento “Artemisia”, celebrato con la formula del rito abbreviato. Alla sbarra presunti affiliati alle famiglie di Seminara, tra cui quella dei Gioffrè, riconosciuta cosca mafiosa, per la prima volta, alcuni mesi fa grazie alla condanna, seppur di primo grado, ricevuta nel procedimento “Topa”, anch’esso nelle mani del pm Di Palma, che, da anni, indaga sulle cosche della Piana di Gioia Tauro. Il Gup Petrone, avvalorando le tesi dell’Ufficio di Procura, ha condannato: Antonio Caia alla pena di dodici di reclusione; Carmelo Caia dieci anni e otto mesi; Domenica Caia nove anni e otto mesi; Antonio Ditto sei anni e otto mesi; Domenico Ditto due anni e sei mesi; Vincenzo Emma quattordici anni; Domenico Gioffrè cl.79 otto anni; Fabio Giuseppe Gioffrè cl. 79 otto anni di reclusione; Giovanni Gioffrè otto anni e otto mesi; Giuseppe Gioffrè cl. 84 quindici anni, otto mesi e venti giorni; Rocco Gioffrè cl 83 otto anni di reclusione; Rocco Laganà due anni e otto mesi; Saverio Laganà nove anni e quattro mesi; Giuseppina Sopo Miceli tre anni e due mesi; Carmelo Romeo otto anni e otto mesi; Carmelo Santaiti cl. 82 otto anni e otto mesi; Carmine Demetrio Santaiti cl. 54 otto anni e otto mesi di reclusione; Saverio Rocco Santaiti cl.60 otto anni e otto mesi; Michele Scicchitano due anni e sei mesi. Solo tre le assoluzioni: Donatella, Fortunato e Pietro Santo Garzo. Le indagini iniziarono nel 2006, all’indomani dell’omicidio di Domenico Gaglioti, seguito da una serie di delitti che avevano riacceso la faida tra le famiglie di Seminara. L’operazione scattò nell’aprile 2009 e vide impegnati oltre duecento Carabinieri, intenti a scandagliare il territorio preaspromontano: a Seminara, peraltro, secondo quanto affermato dalla sentenza di primo grado del processo “Topa” i Gioffrè sarebbero riusciti a condizionare, in maniera assai precisa, anche sul conteggio dei voti, le elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale. Con riferimento al procedimento “Artemisia”, inoltre, a Palmi si celebra il processo per coloro i quali hanno scelto di essere giudicati con la formula del rito ordinario. Viene dunque premiata la laboriosa attività investigativa della Dda di Reggio Calabria e dell’Arma dei Carabinieri: sono 150 gli anni di carcere inflitti, nonostante lo “sconto” di un terzo della pena, così come previsto dal rito abbreviato.