Processo Lanzino, dopo gli esami del Dna il pm chiede l’assoluzione per Sansone Nell'udienza di stamattina al Tribunale di Cosenza si è tornati a parlare dell'uccisione di Roberta. Ma per Francesco Sansone e il padre Alfredo è stato invece chiesto l'ergastolo per l'omicidio di Luigi Carbone
COSENZA – Nuova udienza stamattina del processo per l’uccisione di Roberta Lanzino. Il pm ha chiesto l’assoluzione per Francesco Sansone, uno dei due imputati accusato di aver ucciso Roberta insieme al deceduto Luigi Carbone. Sansone nella requisitoria del pm sarebbe scagionato dalla recente relazione sul Dna dell’assassino eseguita dai Ris di Messina e che non sarebbe compatibile col suo.
Un Dna che è stato isolato e classificato come “Ignoto 1” e per il quale indagini sarebbero in corso per cercare di arrivare finalmente all’assassino della donna.
Per lo stesso Francesco Sansone e per il padre Alfredo, però, il pm ha chiesto l’ergastolo per l’omicidio di Carbone. I due Sansone sono imputati insieme a un altro familiare, Remo, per il quale invece è stata chiesta l’assoluzione.
