Processo “Gerry”, assolto in appello il boss Gregorio Bellocco Difeso dagli avvocati Domenico Infantino, Nico D’Ascola e Pietro Nocita
Annullata la condanna a 20 anni di reclusione per Bellocco Gregorio, Bellocco Michele (difesi dagli avvocati Domenico Infantino, Nico D’Ascola e Pietro Nocita) e Barone Salvatore (difeso dagli avvocati Gianfranco Giunta e Giovanni Vecchio).
Nella giornata di oggi è stata pronunciata dalla Corte di Appello di Reggio Calabria (presieduta dal Dott. Filippo Leonardo) la sentenza di appello del processo scaturito dalla operazione denominata “Gerry” che aveva anche registrato il sequestro di 130 chilogrammi di cocaina al porto di Livorno. Nel contesto di tale operazione Bellocco Gregorio, sebbene detenuto in regime di 41 bis dall’anno 2005, ritenuto uno dei capi storici della cosca Bellocco di Rosarno, è stato considerato uno dei più autorevoli promotori del sodalizio incriminato, unitamente ai figli Michele e Giuseppe e al genero Arcuri Marco.
L’accusa ha sostenuto che il sodalizio aveva relazioni in ambito internazionale tali da consentire l’importazione dal Sud America di ingenti quantitativi di stupefacente occultati nei containers trasportati via mare e che godeva della complicità di operatori portuali per estrarre la droga nei più importanti porti italiani.
La prima sezione penale della Corte di Appello di Reggio Calabria, accogliendo le serrate censure mosse dai difensori ha totalmente riformato le condanne per traffico internazionale di stupefacenti che erano state pronunciate in primo grado assolvendo da tutte le accuse Bellocco Gregorio, Bellocco Michele (assistiti dagli avvocati Domenico Infantino, Nico D’Ascola e Pietro Nocita) e Barone Salvatore, condannati a 20 anni di carcere in primo grado, nonché Arcuri Domenico (difeso dagli avvocati Gianfranco Giunta e Mario Santambrogio) e D’Ambrosio Enrico (difeso dall’avv. Girolamo Larosa), rispettivamente condannati a 14 e 12 anni, oltre a numerose altre rideterminazioni di pena per gli altri soggetti coinvolti.
L’operazione denominata “Gerry” era stata un’imponente indagine portata avanti dalla DDA di Reggio Calabria contro il narcotraffico internazionale nell’ambito della quale, tra l’altro, era stato sequestrato presso il porto di Livorno un carico di circa 130 kg di cocaina proveniente dal Sudamerica. Nella operazione gli inquirenti hanno svolto le indagini avvalendosi di sofisticati sistemi informatici ed intercettazioni ambientali e telefoniche, e l’indagine ha interessato anche gli scali di Gioia Tauro e Napoli.
Nel corso di tale operazione erano stati eseguiti numerosi arresti in tutto il territorio nazionale a cui poi era seguita la condanna in primo grado (Gup Marino) di tutti gli imputati coinvolti che la Corte di appello reggina ha modificato ampiamente.