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Processo “Cannabis Farm”, assolti con formula piena Domenico Ascone di Taurianova e Francesco Papasidero di Rizziconi

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Alle 14:30 di oggi, dopo più di tre ore di camera di consiglio, il GUP del Tribunale Penale di Vibo Valentia, Dottoressa Francesca Loffredo, ha dato lettura del dispositivo di sentenza con il quale assolveva entrambi gli imputati (assistiti, il primo dagli avvocati Modafferi e Ceruso, il secondo dall’avvocato Filippo Strangi). Gli imputati erano accusati di aver partecipato alla realizzazione di una delle più imponenti piantagioni di canapa del tipo skunk (conosciuta per il suo altissimo principio di Thc drogante) composta da circa 90.000 piante, realizzata a Pizzo in alcune serre dalla enorme estensione. Il ricavato di tale approvvigionamento avrebbe fruttato sul mercato illecito ricavi per oltre 10 milioni di euro. Agli imputati, in concorso con altri soggetti già arrestati e condannati, veniva anche contestato il possesso di sostanza stupefacente già essiccata ed il furto aggravato di energia elettrica per agevolare la irrigazione delle numerose piante. Le indagini della Procura vibonese consistevano nei tabulati telefonici, celle e riconoscimento fotografico degli imputati da parte di più testimoni . La difesa depositava un intero corposo faldone contenente tutte le indagini difensive, attraverso le quali venivano minuziosamente demoliti tutti gli esiti della PG. È stata infatti dimostrata l’estraneità degli imputati evidenziando le criticità tecniche rispetto ai tabulati ed alle celle agganciate; inoltre sono stati totalmente smentiti gli informatori che avevano addirittura riconosciuto gli imputati attraverso la ricognizione fotografica della Guardia di Finanza. La difesa ha anche dimostrato la non corrispondenza tra i numeri di telefono contestati per essere un uso agli imputati, e l’effettiva località in cui si trovavano le parti rispetto alle celle agganciati da tali numeri. Anche tutti i soggetti escussi a SIT e le relative accuse sono stati idoneamente confutati dalle difese tanto da far trasudare un contenuto illogico e pretestuoso. A seguito delle rispettive discussioni e deposito di memorie difensive, il Gup, all’esito della camera di consiglio assolveva entrambi gli imputati con formula piena; scongiurando così i difensori una condanna che, anche alla luce della contestata aggravane di ingente quantitativo, avrebbe comportato pene severissime. Si è così concluso positivamente il lungo calvario emotivo e personale dei due imputati.