Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Presunta aggressione a Nino Cento, la lista “Cittanova Civica- uniti vince il paese”: “Il signor Cento è un provocatore seriale” "Tutto premeditato per impedire la presentazione della lista La Delfa". Sulla vicenda, sarà presentata regolare denuncia alle autorità preposte

Presunta aggressione a Nino Cento, la lista “Cittanova Civica- uniti vince il paese”: “Il signor Cento è un provocatore seriale” "Tutto premeditato per impedire la presentazione della lista La Delfa". Sulla vicenda, sarà presentata regolare denuncia alle autorità preposte

La lista “Cittanova Civica – Uniti vince il paese” respinge con fermezza il maldestro tentativo, messo in atto in un recente comunicato dal coordinatore regionale di una forza politica presente alle competizioni europee, che evidentemente è stato male informato, di dipingere il coordinatore cittadino di tale sodalizio politico quale vittima di un tentativo di aggressione.
Sfugge all’autore del comunicato che si è trattato, in realtà, di una grave e preordinata iniziativa, alla quale il protagonista purtroppo non è nuovo, volta a limitare il legittimo diritto del candidato Sindaco Anselmo La Delfa di presentare la propria lista. E’ stato, infatti, tale coordinatore cittadino a turbare, per l’intero suo corso, il regolare svolgimento dell’importante iniziativa elettorale legata alla competizione amministrativa cittadina, attraverso atteggiamenti provocatori, insulti ed ingiurie, così come decine di testimoni presenti in piazza potranno confermare e cosi come risulta dal filmato che lo stesso ha realizzato e diffuso sui social.
Nessuno ha negato al candidato di altre formazioni politiche il diritto di “acquisire elementi politici di arricchimento della sua battaglia elettorale”, né alcuno gli ha precluso la possibilità di realizzare foto o video. Tanto è vero che per l’intera durata dell’iniziativa lo stesso ha proseguito con una diretta Facebook continuando a commentare a voce alta, a qualche metro dagli oratori, senza risparmiare espressioni irriguardose per i candidati e per i presenti, con l’evidente intento di arrecare molestia e turbativa all’iniziativa elettorale e ostacolare il regolare e sereno svolgimento dei lavori, con grave vulnus per i candidati e i cittadini elettori presenti in piazza per conoscere la proposta politico-amministrativa della lista civica e non certo per assistere all’ennesimo deprecabile show dell’autore del video.
Nessuno è caduto nel tranello, chiaramente premeditato, e si è stati costretti a subire l’attività di disturbo e di provocazione per tutta la durata della manifestazione. Se è vero, come si legge nel comunicato irresponsabilmente diffuso sui media, che “ogni cittadino ha diritto alla libertà di espressione, di opinione e di comunicare le informazioni”, sarebbe il caso di ricordare al suo autore che tale diritto è in primo luogo riservato nei comizi e nelle altre manifestazioni elettorali ai candidati, tanto è vero che la legge espressamente lo tutela. Ma il rispetto della legge per il protagonista della deprecabile iniziativa è probabilmente un optional, trattandosi di un soggetto che ha collezionato una pesante condanna di reclusione per traffico illecito di sostanze stupefacenti, una condanna alla reclusione domiciliare di 4 mesi per minaccia ad un primo cittadino della nostra comunità, altre condanne per diversi reati, e che vanta al suo attivo un lungo elenco di procedimenti giudiziari con innumerevoli e gravi capi d’accusa a suo carico, dei quali egli stesso fa sfoggio sui social.
Per queste ragioni si respinge al mittente l’accusa di aggressione verbale a un candidato, in quanto nell’occasione una mamma, presente tra il pubblico, ha semplicemente chiesto di non fare riprese video al proprio bambino che teneva in braccio. E’ risibile sostenere che tale sacrosanta richiesta fosse rivolta a vietare l’esercizio di un diritto, sia perché l’autore del video non è titolare di alcun diritto sul minore e sia perché la diffusione dell’immagine del minore è molto improbabile che possa costituire “elemento politico di arricchimento della battaglia elettorale”. Vero è al contrario che l’abituale molestatore, divulgando sui social le immagini di privati cittadini e, in particolare, di minori, senza preventiva autorizzazione, viola i loro diritti.

Sulla vicenda, che ha turbato profondamente il regolare svolgimento dell’iniziativa elettorale attraverso la costante e molesta attività di disturbo posta in essere dal rappresentante di altra forza politica, con lo scopo di intimidire e scoraggiare i cittadini alla partecipazione, sarà presentata regolare denuncia alle autorità preposte.
Ferma restando la riserva di tutela in sede penale, si chiede al contempo alle forze di polizia e a Sua Eccellenza il Prefetto di mettere in atto tutte le misure necessarie affinché venga tutelato il libero e sereno esercizio della competizione elettorale, garantendo a tutti i candidati alla carica di sindaco e ai candidati a Consigliere comunale la dovuta agibilità e serenità per poter condurre ciascuno la propria campagna elettorale, momento fondamentale della vita democratica.
Su quanto accaduto la lista “Cittanova Civica – Uniti vince il paese” chiede, infine, che si esprimano anche le altre coalizioni impegnate nella competizione elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale di Cittanova, prendendo pubblicamente le distanze da chi intende avvelenare il clima della campagna elettorale, nella certezza che è unanime l’indignazione e l’opposizione rispetto a quanto, da tempo, si sta verificando nella nostra comunità.
Chiediamo ed auspichiamo che sia questa l’occasione per mantenere il dibattito politico nel solco della dialettica democratica, con toni civili ed atteggiamenti consoni, emarginando chi, invece, non conosce altro che la calunnia, l’ingiuria e gli insulti di ogni genere.
Cittanova, così come la sua storia testimonia, è estranea a tale cultura che si vorrebbe importare e non ne può più di tali ripugnanti azioni.
Diamo esempio di maturità e di civiltà misurandoci sul piano dialettico, in un confronto aperto ma sereno senza lasciare spazio agli ‘avvelenatori di pozzi’ che prediligono lo scontro ed il caos, per interessi che nulla hanno a che vedere con il bene comune.