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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Presentato a piazza Armerina il dipinto restaurato della Madonna della Consolazione del XVII secolo

Presentato a piazza Armerina il dipinto restaurato della Madonna della Consolazione del XVII secolo

Nella Pinacoteca comunale, l’icona di proprietà del Comune assegnata ad un pittore cretese

di ROBERTA STRANO

Presentato a piazza Armerina il dipinto restaurato della Madonna della Consolazione del XVII secolo

Nella Pinacoteca comunale, l’icona di proprietà del Comune assegnata ad un pittore cretese

 

di Roberta Strano

 

Lo scorso martedì 18 giugno alle ore 10 a Piazza Armerina, nel cuore della Sicilia, è stato presentato presso la Pinacoteca comunale in via Monte, numero 4, un dipinto della Madonna della Consolazione, risalente al XVII secolo, dopo i lavori di restauro, alla presenza del Soprintendente BCA di Enna Fulvia Caffo, del Dirigente U O Beni storici, artistici e iconografici della Soprintendenza BCA di Enna, del Restauratore Paolo Tirrito, dello Storico dell’Arte Maria Katia Guida e del Sindaco uscente Fausto Carmelo Nigrelli.
La Pinacoteca comunale che sorge sulle fondamenta di un convento delle Benedettine della metà del XVI secolo, si compone di quattro sale, vestibolo, sala rossa, gialla e azzurra, è stata ufficialmente aperta al pubblico piuttosto recentemente, nel gennaio 2012.
Il dipinto restaurato, è tornato nella sala gialla dove aveva trovato collocazione fin dall’apertura della pinacoteca.
L’opera va assegnata ad un ignoto pittore cretese del sec. XVII, forse attivo a Venezia ma con forti influenze anche da stilemi occidentali, la tavoletta raffigurante una Madonna col Bambino, da sempre erroneamente indicata come opera “bizantina”, che proviene dalla Biblioteca Comunale. Su uno sfondo dorato e punzonato, La Vergine rappresentata a metà figura, indossa tunica blu e maphorion rosso, entrambi orlati da un gallone dorato, che le copre anche i capelli. Regge con entrambe le mani il Bambino Gesù, con chitone e himation, il quale con la destra benedice alla latina, mentre con la sinistra stringe un rotulo. L’enorme diffusione e reiterazione del tipo della “Madonna della Consolazione”, richiesto anche da committenti di rito ortodosso, non consente di istituire precisi confronti al di là della derivazione iconografica che la accomuna ad altri esemplari esistenti in Italia Meridionale. Il dipinto rappresenta una variante del modello del pittore cretese Nicola Tzafuris, di cui esistono molteplici repliche in musei e collezioni italiane e straniere. Restando in area siciliana, vanno riscontrate le notevoli affinità con alcune tavole di uguale soggetto del Museo Diocesano di Catania, della Galleria Regionale di Palazzo Bellomo di Siracusa e del Museo Regionale di Messina. L’iniziativa, è l’ultima dell’Amministrazione Comunale nel campo dei Beni Culturali.