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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Porto di Gioia Tauro, la protesta è proseguita per tutta la notte Salta la trattativa con Mct sul numero degli esuberi. Il Coordinamento portuali del Sul proclama l'assemblea permanente. Lavoratori in sit-in al gate d'ingresso GUARDA IL VIDEO

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GIOIA TAURO – A seguito della rottura delle trattative con il terminalista MCT, sul numero degli esuberi di personale da collocare nell’Agenzia per la somministrazione del lavoro (ad oggi ben 400 unità), e “vista anche – si legge in una nota inviata all’azienda – la mancata consegna della tabella A) relativa all’organico funzionale”, il Coordinamento portuali del SUL ha indetto un’assemblea permanente immediata, con i lavoratori in servizio che dalle 18 di ieri si sono radunati in un sit in spontaneo davanti al varco doganale.

La protesta è andata avanti per tutta la notte, con un’adesione del 70% che ha provocato la paralisi delle attività ed è destinata a proseguire a oltranza. Molti hanno trascorso le ore più fredde in macchina. Nel corso delle assemblee tenute nei giorni scorsi con i lavoratori era già stato stabilito che, se Medcenter non avesse accolto le proposte portate nella riunione odierna per la riduzione degli esuberi, ci si sarebbe determinati con il blocco totale delle attività portuali.

Ad esprimere solidarietà ai lavoratori, in tarda serata, c’era l’ex assessore comunale con delega al porto, Francesco Toscano: “politica e sindacati – ha detto – devono stare insieme contro lo strapotere del denaro: non c’è nessun’altra soluzione”. Ancor prima, una delegazione del Partito Comunista, guidata dal segretario regionale Franco Adamo, era giunta da Cosenza per portare il proprio sostegno ai portuali. Si sono visti a più riprese anche alcuni esponenti di Casa Pound Reggio Calabria.

Il segretario nazionale del SUL, Antonio Pronestì ha parlato di situazione drammatica: “l’azienda – ha spiegato – si ostina a non discutere sull’abbattimento dei numeri. Andremo avanti fino a che non cambieranno la loro posizione”. Mentre Domenico Macrì, del coordinamento portuali ha evidenziato: “vogliamo solo lavorare, non affondare l’azienda. Diciamo basta all’assistenzialismo!”.