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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 16 APRILE 2024

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Porto di Gioia Tauro, la droga era nascosta all’interno di carrelli adibiti ad uso agricolo

Porto di Gioia Tauro, la droga era nascosta all’interno di carrelli adibiti ad uso agricolo

Emergono nuovi particolari sul maxi sequestro avvenuto nella mattinata di oggi. La cocaina è stata scoperta grazie a sofisticate apparecchiature

di PAOLO MONTALTO

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Porto di Gioia Tauro, la droga era nascosta all’interno di carrelli adibiti ad uso agricolo

Emergono nuovi particolari sul maxi sequestro avvenuto nella mattinata di oggi. La cocaina è stata scoperta grazie a sofisticate apparecchiature

 

GIOIA TAURO – Il maxi sequestro è stato eseguito nell’area doganale del porto di Gioia Tauro dai carabinieri del Nucleo investigativo di Roma in collaborazione con i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e con il Servizio antifrodi doganali delle dogane portuali. Il carico è stato individuato dopo alcuni giorni di meticolosi controlli eseguiti su numerosi container in transito nel porto calabrese. Tra questi è stato individuato un container fantasma che non risultava in regola con la documentazione di carico e doganale e che quindi è stato sottoposto a controlli più accurati.

La droga era stata nascosta all’interno di carrelli trasportatori per uso agricolo ed è stata scoperta grazie a sofisticate apparecchiature che hanno consentito di rilevare anomalie nel confezionamento dei tubi in metallo componenti il telaio dei carrelli agricoli. Per estrarre lo stupefacente è stato necessario aprire ogni singolo tubo con la fiamma ossidrica.

Alla fine i carabinieri del Nucleo investigativo di Roma hanno contato e sequestrato 1.000 panetti da 1 kg ciascuno di droga per un peso complessivo di 1.000 kg di cocaina di elevata qualità e purezza.

L’operazione s’inquadra nell’ambito di attività di cooperazione internazionale di polizia grazie alla quale, nei giorni scorsi, era stato segnalato ai carabinieri di Roma l’imminente arrivo di un carico di cocaina dal Sud America via mare. Di qui la decisione di far scattare i controlli, tra l’altro, nel porto di Gioia Tauro, prima tappa italiana di gran parte dei cargo mercantili in arrivo dal Centro e Sud America. E’ verosimile che una parte dello stupefacente sequestrato fosse destinato al mercato italiano e una parte al centro-nord Europa.

Il valore dello stupefacente sequestrato sul mercato dello spaccio al dettaglio ammonta a 200-250 milioni di Euro.

Si tratta del più ingente sequestro di cocaina eseguito in Italia negli ultimi 15 anni e di uno dei maggiori in Europa.
Paolo Montalto