Crisi al porto di Gioia Tauro, Nicola Carnovale “Socialisti Uniti – P.S.I.” : “Causato dall’immobilismo del Governo”
redazione | Il 23, Mag 2011
“È solo ora ufficiale quello che ormai si era capito da tempo: il gruppo Moller Maersk non considera Gioia Tauro come proprio hub strategico e sceglie di concentrarsi esclusivamente su Tanger Med e Port Said”
Crisi al porto di Gioia Tauro, Nicola Carnovale “Socialisti Uniti – P.S.I.” : “Causato dall’immobilismo del Governo”
“È solo ora ufficiale quello che ormai si era capito da tempo: il gruppo Moller Maersk non considera Gioia Tauro come proprio hub strategico e sceglie di concentrarsi esclusivamente su Tanger Med e Port Said”
CATANZARO – “È solo ora ufficiale quello che ormai si era capito da tempo: il gruppo Moller Maersk non considera Gioia Tauro come proprio hub strategico e sceglie di concentrarsi esclusivamente su Tanger Med e Port Said”.
E’ quanto ha dichiarato Nicola Carnovale della Segreteria nazionale dei “Socialisti Uniti – P.S.I.”
Gioia Tauro ha delle peculiarità insostituibili – prosegue Carnovale – è la difficile situazione in cui versa è causa dell’immobilismo che si è creato intorno allo hub che ha permesso al terminalista e alle companies di non puntare sullo scalo ed allo stesso tempo di tenerlo fermo, con il Governo italiano, che per mezzo del Piano di Logistica Nazionale, continua a non dimostrare alcun interesse prioritario verso l’ hub reggino, primo porto italiano e fra i 10 più importanti in Europa, con piani sulla portualità e la logistica che puntano dritto su altre realtà ed altri progetti.
E’ quindi urgente capire se Contship abbia intenzione di continuare a gestire un Hub, allo stato in declino, solo in funzione delle proprie scelte ed a diretto vantaggio di altri porti e perciò si rende ancora più urgente conoscere i progetti e le intenzioni degli altri operatori, specie MSC, tentando di salvare nell’immediato i volumi di traffico. Occorre, in definitiva, una trattativa serrata con gli operatori e le istituzioni ed un’ analisi di mercato che porti a trovare nuovi competitors.
La Regione Calabria, in questo contesto – conclude Carnovale – continua a trovarsi spiazzata anche se la Vice-presidente Dott. Stasi afferma, giustamente, che non ci saranno aiuti, verso gli operatori, senza piano industriale. Ma a nostro sommesso parere la stessa Regione Calabria dovrebbe avere allo stato un suo piano di sviluppo e di valorizzazione, nonché di emergenza, per Gioia Tauro.”