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Polistena, Circolo Fratelli d’Italia, “Braccia rubate all’agricoltura”

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Il Sindaco si fa ritrarre nel greto del fiume in stivaloni (chissà chi voleva imitare?) ma senza la necessaria attrezzatura, la ZAPPA, annunciando fondi per interventi sul fiume Jerapotamo, dopo che negli anni scorsi, tramite lavori in somma urgenza, ha speso ingenti fondi comunali per interventi superficiali pre-elettorali.
Ci vuole una bella faccia tosta da parte del Sindaco Tripodi e della sua disastrosa Amministrazione ad elencare i cantieri aperti o in apertura nel Comune di Polistena: oltre all’oramai mitico Palazzo Sigillò, che potrebbe essere ribattezzato “La Tela di Penelopò” in quanto viene sempre portato come esempio di lavoro pubblico (ma non finisce mai!) e i cui lavori sono fermi da molti mesi, è oltraggioso per l’intelligenza dei Polistenesi indicare i lavori di ristrutturazione delle scuole Brogna/Sceni: il cantiere è fermo da quasi un anno.
A seguito della richiesta della Città Metropolitana di Reggio Calabria di locali per ospitare gli studenti del Liceo Rechichi per i lavori da realizzare nella sede di via Vescovo Morabito, il Consiglio Comunale, SENZA aver preventivamente richiesto l’AUTORIZZAZIONE dal Consiglio di Istituto della scuola Brogna/Salvemini (alla faccia della LEGALITA’) e tratto in inganno dalle rassicurazioni in tal senso del Sindaco, ha concesso le aule della scuola Trieste e, quindi, per almeno un anno, i ragazzi del Liceo condivideranno gli spazi educativi con i bambini delle scuole dell’Infanzia e della Primaria, contemporaneamente però sarà necessario spostare anche i ragazzi della scuola media dal plesso Salvemini, anch’esso oggetto di lavori di ristrutturazione, visto che la gara andrà in appalto quest’anno, così come indicato nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche e come annunciato dallo stesso Sindaco.
Una volta affidati e consegnati i lavori si creerà una incredibile mancanza di aule per l’Istituto Brogna/Salvemini a cui non potrà far fronte nemmeno l’altro Istituto comprensivo Ierace, interessato ai lavori del plesso Custodia.
Tutto questo perché il Sindaco è onnubilato dalla necessità di riconquistare benevolenza nelle stanze della ex Provincia dove il suo pessimo ricordo è ancora molto presente.
Oppure è in preda alla sindrome di Stendhal dovuta agli interventi “artistici” degli ultimi mesi che non seguono alcun criterio urbanistico o artistico con il serio rischio che nel prossimo futuro vengano spesi altri soldi pubblici per opere oscene ed inutili, tali da indurre a parafrasare il noto sassofonista John Coltrane e cioè “che sono come le scorregge: piacciono solo a chi le fa”.