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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Pluripregiudicato bresciano sorpreso a caccia senza porto d’armi

Pluripregiudicato bresciano sorpreso a caccia senza porto d’armi

Importante operazione antibracconaggio della polizia provinciale di Cosenza. Sequestrati 827 capi di fauna selvatica protetta, due fucili e munizioni. Denunciati altri due cacciatori di Brescia

Pluripregiudicato bresciano sorpreso a caccia senza porto d’armi

Importante operazione antibracconaggio della polizia provinciale di Cosenza. Sequestrati 827 capi di fauna selvatica protetta, due fucili e munizioni. Denunciati altri due cacciatori di Brescia

 

 

Nell’ambito dei servizi predisposti dal Comandante del Corpo dott. Giuseppe Colaiacovo finalizzati alla repressione del bracconaggio nell’ambito della Provincia di Cosenza, una pattuglia in abiti civili individuava, da una piazzola dell’autostrada A3, tre persone in chiaro atteggiamento di caccia in zona boschiva in località Frassia del comune di Bisignano. Avvicinatisi in una zona idonea ad una migliore osservazione dei fatti, gli agenti avevano modo di constatare un’attività particolarmente intensa posto che l’elevato numero dei colpi esplosi dai cacciatori, appariva particolarmente elevato rispetto all’esigua quantità di fauna appartenente alle specie cacciabili presenti in zona.

Gli agenti documentavano fotograficamente, peraltro, che i medesimi cacciatori depositavano in un’autovettura Panda di colore verde, una busta in plastica nella quale erano stati stipati numerosi volatili abbattuti.

Verificato che la condotta degli stessi era di natura illecita, la pattuglia percorreva in auto, la distanza tra il punto di osservazione ed i luoghi di caccia, incrociando e fermando all’altezza della strada provinciale n.241, ricadente nel comune di Mongrassano, la Panda utilizzata dai cacciatori bresciani.

All’interno del veicolo condotto da uno dei tre, gli operatori rinvenivano la busta contenente 107 esemplari di uccelli protetti abbattuti.

Con il conducente dell’autoveicolo, gli agenti si recavano presso altri due cacciatori bresciani. Dal controllo emergeva che uno dei tre aveva esercitato la caccia pur avendo la licenza di porto di fucile scaduta mentre un secondo era privo di licenza di caccia e agli atti d’ufficio risultata pluripregiudicato per gravi reati. Dell’attività operativa veniva data pronta comunicazione al P.M. di turno (Dr. Antonio Cestone) il quale impartiva le direttive del caso, disponendo la perquisizione dei locali presso i quali i suddetti bracconieri risultavano alloggiati.

Raggiunta la struttura alberghiera ospitante i bresciani, gli agenti rinvenivano e sequestravano 14 buste di plastica, contenenti complessivamente 720 uccelli appartenenti a specie non cacciabili, perché di specie protette e particolarmente protette dalla legislazione sulla caccia, stipate in un congelatore ubicato in uno dei locali dell’azienda agrituristica.

Al termine dell’operazione, gli agenti operanti procedevano, dunque, al sequestro della fauna abbattuta illecitamente (827 capi), di due fucili e relative munizioni nonché di un tesserino regionale venatorio.

Gli esemplari sequestrati appartengono a specie protette quali Cardellini, Fringuelli, Verzellini, Verdoni e Ballerine, specie non cacciabili secondo quanto disposto dalla Legge 157/92. I bracconieri provenienti dal Nord Italia usano recarsi nei nostri territori per abbattere questi uccelli, compiendo delle vere e proprie stragi e lucrare sulla loro vendita, poiché ingredienti principali di alcune pregiate pietanze di quelle zone. La Polizia Provinciale di Cosenza, svolge quotidianamente attività di lotta al bracconaggio al fine di reprimere i reati e, soprattutto, tutelare il patrimonio faunistico locale.