Pisano (Polistena Futura) sulle dimissioni dell’assessore Sorace Qualche giorno fa ho chiuso un mio intervento ponendo una domanda: che differenza c'è tra un non indagato, un indagato (con incarico politico) e un parente (che aspira ad una borsa lavoro) di un condannato
LA “COERENZA” INCOERENTE
Ho appreso da un comunicato pubblicato sul sito del Comune di Polistena che l’assessore Domenico Sorace ha presentato le dimissioni. Qualche giorno fa ho chiuso un mio intervento ponendo una domanda: che differenza c’è tra un NON INDAGATO, un INDAGATO (con incarico politico) e un PARENTE (che aspira ad una borsa lavoro) DI UN CONDANNATO. La mia risposta è che fino a prova contraria sono da considerare tutte BRAVE PERSONE. Per l’Amministrazione comunale di Polistena, invece, non è così. L’INDAGATO con incarico politico rimane in Consiglio comunale mentre il PARENTE DI UN CONDANNATO (non indagato e solo per il vincolo di parentela) non può aspirare ad un percorso lavorativo come quello bandito dal Comune di Polistena. C’è di più, in tempi recenti lo stesso gruppo politico del signor sindaco, dott. Michele Tripodi, ha registrato le DIMISSIONI (volontarie o pretese?) DAL CONSIGLIO COMUNALE di suoi esponenti senza essere minimamente indagati e questo dimostra l’incoerenza di chi oggi vuol farsi passare per coerente. Come gruppo politico Polistena Futura non abbiamo chiesto le dimissioni dell’assessore Sorace che, ribadisco (per chi non l’avesse capito), considero una brava persona e per questo motivo credo e spero che sia estraneo ai fatti. Solo una questione di opportunità politica rimandava allo stesso assessore il permanere o meno al suo posto. Rimane, però, l’incoerenza di un’Amministrazione che pretende di dare lezioni di legalità sulle spalle della gente ma che tratta le situazioni in base a proprie convenienze politiche e contingenze temporali.
Questo modo di fare lo si può chiamare come si vuole ma non chiamatelo COERENZA!