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TAURIANOVA (RC), VENERDì 19 APRILE 2024

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Pillola contraccettiva aumenta rischio tumore mammario Riflessione del professore Curigliano sullo studio riportato dal New England Journal of Medicine

Pillola contraccettiva aumenta rischio tumore mammario Riflessione del professore Curigliano sullo studio riportato dal New England Journal of Medicine
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Come riportato sul New England Journal of Medicine di ieri da un gruppo di ricercatori danesi il rischio di tumore mammario aumenta nelle donne che assumono la pillola contraccettiva, anche se di poco. Il rischio assoluto di sviluppare un tumore mammario è pari ad 1 caso ogni 7690 donne che fanno uso di terapia ormonale contraccettiva.
Lo studio, uno dei più completi sull’argomento, ha valutato l’associazione tra l’uso della “pillola” anticoncezionale ed il rischio di sviluppare un tumore mammario in una popolazione di donne che vivono in Danimarca.

Le donne avevano una età tra 15 e 49 anni e non avevano ricevuto alcun trattamento per l’infertilità. Su un totale di 1.800.000 donne studiate per un periodo di almeno 10.9 anni i ricercatori hanno osservato 11.517 casi di tumore mammario. Il rischio relativo di sviluppare un tumore mammario era pari ad 1.2% in più rispetto alle donne che non fanno uso di terapie anticoncezionali. Un rischio quindi molto basso, ma presente. I colleghi danesi hanno descritto 13 casi su 100.000 soggetti che corrisponde ad un caso in più di tumore mammario ogni 7690 donne che fanno uso della “pillola” per almeno 1 anno. Gli autori concludono che il rischio di tumore mammario tra le donne che fanno uso corrente o recente di terapia anticoncezionale aumenta rispetto a chi non ne fa uso, il rischio aumenta con un prolungato utilizzo della pillola e nelle donne meno giovani, ma il rischio assoluto è molto basso.
Quali sono le implicazioni di questo studio?

Le donne che hanno un alto rischio di tumore mammario per familiarità o altre condizioni non dovrebbero utilizzare terapia ormonale anticoncezionale. Questo rischio, come dimostrato dagli autori, aumenta di 5 volte nelle donne intorno ai 40 anni, meno alto nelle donne più giovani. Il rischio assoluto è di 13 donne su 100.000 per le donne oltre 40 anni, 2 donne su 100.000 per le donne con meno di 35 anni. Il rischio, basso, va bilanciato con il ruolo anticoncezionale della pillola, con i benefici dati da questa cura per donne con disturbi ginecologici (dismenorrea o menorragia) e con alcune evidenze di dati che ci dicono che diminuisce il rischio di tumore ovarico.

Ogni farmaco di per sé ha dei rischi che vanno sempre ponderati e bilanciati con i benefici derivanti dalla sua assunzione. Nel caso di questo studio il maggiore rischio concentrato nelle donne 40enni porta la comunità scientifica a suggerire in questa fascia di età metodi alternativi di contraccezione, come ad esempio i dispositivi intrauterini. Un ulteriore suggerimento è quello di non prescrivere la pillola a donne con alto rischio di tumore mammario (familiarità geneticamente dimostrata e pregressa storia personale di tumore mammario). Una corretta informazione su tale studio è rilevante per evitare allarmismi che non rendono un buon servizio alle donne.

http://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa1700732