Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Pier Silvio Berlusconi: “Riforme subito, tifo per Renzi”

Pier Silvio Berlusconi: “Riforme subito, tifo per Renzi”

“E’ il più bravo comunicatore dopo mio padre. Per ora niente accordi su Champions”

Pier Silvio Berlusconi: “Riforme subito, tifo per Renzi”

“E’ il più bravo comunicatore dopo mio padre. Per ora niente accordi su Champions”

 

 

(ANSA) “La crisi che stiamo vivendo è troppo lunga. Non c’è più un minuto da perdere: come italiano e come imprenditore tifo per le riforme subito e per la fretta del governo. Renzi ha una chance unica e una grandissima responsabilità”. Endorsement, a sorpresa, di Pier Silvio Berlusconi per il premier, “il più bravo comunicatore dopo mio padre”.
“Avete visto, per la prima volta ho usato le slide, dopo che lo ha fatto Renzi”, scherza poi chiacchierando con i giornalisti nello studio 11 di Cologno Monzese che ospita la presentazione dei nuovi palinsesti. Poi riprende il filo del discorso: “Avevo messo in conto di suscitare sorpresa. Ma in un Paese che ha bisogno di riforme io tifo per Renzi, e chi non lo farebbe con chi ha preso il 40%?”. Parla ancora da imprenditore: “Abbiamo bisogno innanzi tutto di stabilità e in secondo luogo di riforme che facciano ripartire l’economia: tifo per un governo che le faccia in fretta”. Definisce “indispensabile” intervenire su “giustizia, lavoro, tasse”. Poi però “è importante vedere come sono le riforme, perché vanno fatte bene, e con chi si fanno”, sottolinea con un sorriso, alludendo evidentemente alla tenuta dell”asse’ tra il Pd e Forza Italia. “Anche in famiglia la pensano così su Renzi?”, gli viene chiesto. E lui: “Penso che mio padre abbia tutto l’interesse per cambiare in meglio il paese, per esperienza e senso di responsabilità”. Renzi, insiste il figlio dell’ex premier incalzato dai cronisti, “è il più bravo comunicatore dopo mio padre. La fiducia se la merita, ha fatto un gran lavoro. Speriamo ce la faccia: la cosa peggiore è deludere le promesse”. Qualcuno prova anche a pungolarlo su un suo possibile ingresso in politica: “Mai dire mai”, risponde con una battuta. Poi fa un passo indietro: “Per fare politica bisogna studiare, essere preparati, non basta il nome. E poi sarebbe da pazzi scendere in campo quando c’è già il più forte di tutti… Non vedo grande concorrenza in giro: se non succede qualcosa, Renzi vince per vent’anni”.

“Oggi la strategia di Mediaset prevede l’esclusiva assoluta sulla Champions League. Poi mai dire mai: dipende da come va il mercato, dalle offerte che possono arrivare”. Pier Silvio Berlusconi esclude, almeno per il momento, che la Coppa dei Campioni possa entrare in uno scambio con Sky.
Piuttosto, spiega rispondendo alle domande dei giornalisti alla presentazione dei nuovi palinsesti a Cologno Monzese, la società stima di guadagnare “centinaia, centinaia, centinaia di migliaia di abbonati” proprio puntando sulla Champions come contenuto esclusivo da sfruttare su tutte le piattaforme, “digitale terrestre e Internet sicuramente. Il satellite? E’ una possibilità che abbiamo”. Il vicepresidente di Mediaset si dice comunque “soddisfatto” dell’esito della partita sui diritti contro “un gigante abituato a dominare”, sottolinea senza citare Sky. Dopo il colpaccio sulla Champions, fronte su cui “ci siamo trovati a dover competere”, Mediaset ha “subito un attacco diretto sul digitale terrestre” da parte della tv di Murdoch. “Le regole dicevano che i pacchetti A e B non si potevano acquistare insieme. Noi abbiamo fatto un’offerta massima accompagnata da altre solo difensive”. Dalla battaglia sulla serie A “Premium esce più forte di prima, con la Champions in esclusiva dal 2015 e le partite delle otto squadre più forti del campionato, che coprono il 90% dei tifosi, nel periodo 2015-2018”. Certo, la prossima sarà “una stagione ottima per l’offerta free, con la Champions e l’Europa League, più complicata per Premium, ma dalla stagione successiva ci rifaremo”. Già costretta ad affrontare tagli da 620 milioni negli ultimi due anni, legati all’efficientamento dei costi, Mediaset punta ora a “coprire e se possibile superare” i costi dei diritti del calcio “mixando la conquista di nuovi abbonati e l’aumento dei prezzi degli abbonamenti. E’ una sfida coraggiosa – sottolinea – ma le stime ci dicono che si può fare”.