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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Piano nazionale sulla scuola digitale Caligiuri presenta una ricerca sullo stato di attuazione nella provincia di Vibo Valentia

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VIBO VALENTIA – Presso il Liceo scientifico “Giuseppe Berto” di
Vibo Valentia, una stimolante ricerca sullo stato di attuazione del Piano
Nazionale Scuola Digitale in provincia di Vibo Valentia è stata curata e
presentata da Mario Caligiuri, professore di pedagogia generale
dell’Università della Calabria. Lo studio rappresenta la conclusione
dell’attività formativa che ha visto coinvolti i dirigenti scolastici e i
dirigenti amministrativi di tutti gli istituti avviata all’inizio dell’anno
scolastico presso lo snodo formativo provinciale per le tecnologie
individuato nel Liceo “Berto” di Vibo Valentia. I dati sono stati raccolti
attraverso un questionario indirizzato ai dirigenti scolastici tra il 30
maggio e il 5 giugno 2017 con modalità on line. Hanno partecipato l’85%
delle istituzioni scolastiche della provincia. Il questionario era
strutturato su tredici domande, delle quali poco più della metà prevedevano
risposte chiuse e la restante parte risposte multiple. Caligiuri ha
precisato che “si tratta solo di un primo approccio per inquadrare il tema
centrale e crescente dell’incidenza del digitale nell’attività educativa.
Molti dati sono estremamente interessanti, mentre altri andranno
ulteriormente approfonditi e precisati, tanto che stiamo valutando
l’opportunità di un’altra rilevazione da effettuare all’inizio del prossimo
anno scolastico”. Il docente ha poi illustrato i risultati più rilevanti
emersi dallo studio: “Il livello delle tecnologie presenti risulta molto
elevato (75%) mentre l’utilizzo dei docenti è inferiore rispetto alle
dotazioni a disposizione (55%). Le ricadute dell’uso delle tecnologie in
ambito scolastico vengono considerate estremamente positive (85%) anche se
c’è chi lo ritiene un fattore di rallentamento nei processi di
apprendimento (5%). Gli strumenti didattici di gran lunga prevalenti sono i
libri cartacei con contenuti digitali (90%) mentre nessuno usa solo
materiali digitali (0%). Una percentuale significativa di scuole produce
materiali digitali a fini didattici (30%). Molto presenti i laboratori
didattici (80%), dei quali la maggioranza prevede fino a 30 postazioni
(60%). Le Lavagne Interattive Multimediali sono installate praticamente
ovunque (95%), ma chi giudica buono questo strumento educativo si riduce a
quasi un terzo (35%). Il registro elettronico stenta a essere pienamente
adottato, anche se la percentuale di utilizzo è molto elevata (75%), ma una
parte significativa oscilla ancora tra il non uso e un impiego di base
(25%). Le maggiori criticità rilevate sono quelle relative ai docenti i
quali tra “scarsa conoscenza degli strumenti informatici” (20%) e
“resistenza al loro uso” (35%) sono la maggioranza (55%). Pertanto più di
un docente su due, dimostra difficoltà nell’impiego delle tecnologie a fini
didattici. Ma tale percentuale aumenta se si considerano anche altri tipi
di risposte che rilevano un ritardo nell’uso delle tecnologie. Di
conseguenza, la proposta migliorativa per l’utilizzo delle tecnologie nelle
scuole vede al primo posto la formazione dei docenti (85%), mentre solo un
5% la intravede nel miglioramento delle infrastrutture. Infine, durante
l’anno scolastico il più rilevante risultato che si è conseguito entro
l’anno è stato il maggiore coinvolgimento dei docenti (93,3%). Non
particolare entusiasmo ha riscontrato l’utilizzo dei libri digitali
(13,3%).”.