Perché gli studenti del sud sono più bravi di quelli del nord?
Ecco i dati ufficiali Miur risultati dalle tabelle dei percentili
di GABRIELLA FOCI
Perché gli studenti del sud sono più bravi di quelli del nord?
Ecco i dati ufficiali Miur risultati dalle tabelle dei percentili
Di Gabriella Foci
Le tabelle dei percentili sono dati ufficiali che arrivano direttamente dalla commissione d’esame, e che rappresentano l’andamento della singola classe – anzi l’andamento dei più bravi di quella singola classe. I requisiti per accedere al bonus maturità, riportato sulla pagina ufficiale Universitaly sono i seguenti: per godere del bonus bisogna aver preso un voto pari almeno a 80 e “pari, almeno all’80mo percentile di riferimento”. Le tabelle dei percentili dimostrano , nella maniera più ufficiale possibile la differenza di preparazione degli studenti del nord con quelli del sud. Andando a guardare le varie provincie italiane è chiaro che nelle scuole del meridione gli studenti che hanno riportato come voto all’esame di stato il 100 sono in maggior numero rispetto agli studenti del settentrione.
A Reggio Calabria nei licei classici il valore minimo del percentile in tutta la città è 94 e in molte sezioni il percentile arriva a 100 questo vuol dire che in quella classe gli alunni più bravi hanno preso almeno il massimo il 100, mentre a Milano , nei licei classici , il valore del percentile è arrivato appena a 76. Andando a guardare gli istituti tecnici industriale di Torino hanno ottenuto un valore di percentile che arriva a 72, mentre a Lecce difficilmente si va sotto gli 80 , così a Vibo Valentia . A Napoli si scende più in basso a 67 , a Crotone a 86 con vari 100 mentre a Venezia a 75 . Quindi è più che evidente che al sud gli studenti sono più bravi e meritevoli pertanto meritano il tanto discusso Bonus. A sud ci sono meno distrazioni , meno discoteche ,meno possibilità di trovare lavoro .Quest’ultima è una condizione da sempre consapevole che porta lo studente del meridione ad impegnarsi di più rispetto ad altri studenti residenti in zone meno disagiate come quelle del settentrione, proprio per assicurarsi di precederli nelle graduatorie nazionali quali quelle delle facoltà a numero programmato.
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