Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), VENERDì 19 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Per la Lega siamo come gli africani e ci sta pure bene perchè la dignità non ha colore Bossi nel congresso federale, “Mi sembra giusto aiutare il Sud, mi sembra giusto, sennò se non li aiutiamo 'a casa loro' straripano e vengono qui. È un po' come l'Africa”

Per la Lega siamo come gli africani e ci sta pure bene perchè la dignità non ha colore Bossi nel congresso federale, “Mi sembra giusto aiutare il Sud, mi sembra giusto, sennò se non li aiutiamo 'a casa loro' straripano e vengono qui. È un po' come l'Africa”
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Oggi c’è stato il congresso federale della Lega, quella dei “duri e puri” degli anni novanta, del “celodurismo” che voleva “molto bene” ai meridionali, a noi del Sud. Quella Lega che prima Umberto Bossi e oggi Matteo Salvini hanno portato ad essere forza di governo.
Con Matteo Salvini in quell’hotel situato in una periferia di Milano esordisce dicendo “
“Oggi è l’inizio di un bellissimo percorso, è il battesimo di un movimento che ha l’ambizione di rilanciare l’Italia nel mondo”. E lo fa passando dal rosario a un presepe in mano.
Un congresso fatto e voluto da Salvini per cambiare pelle, ma la Lega non morirà non fosse altro per quella pendenza che ha con lo Stato di 49 milioni di euro da restituire per “rimborsi elettorali giudicati irregolari”.
Per l’occasione qualche decina di “sardine” si sono presentate sfidando il maltempo, presentandosi con dei pesci in cartone numerati da 1 a 49.
Fin qui tutto bene, il dialogo è andato avanti, le solite tesi che accomunano i vecchi con i nuovi
dirigenti, un modo per giustificare il cambio del simbolo da Lega Nord a Lega per Salvini.
E siccome Salvini pochi giorni fa è venuto in Calabria non senza polemiche visto che durante il suo intervento ha detto che lui vorrebbe aiutare il Sud a far rientrare chi è dovuto andare via per necessità invece dell’arrivo dei barconi. Per lui è una fissa, prima erano le ruspe oggi i barconi da debellare.
Quello che più ha colpito è stata la presenza del leader storico della Lega Umberto Bossi che nei fatti non ha deluso le aspettative, prima facendo il dito medio a chi parlava di “funerale per la Lega”, e lui non si è fatto attendere, “Col cazzo che è un funerale”, tutti a ridere e ad applaudire. Poi, e qui viene il bello, ha parlato del Sud. Questo preciso passaggio interessa per i tanti “sverzatori” che sono transumati nella Lega di Salvini in cerca di un posto al sole e per cercare delle realtà alle loro velleità di potere, altri perché in altri partito non vengono nemmeno cagati di striscio o perché non c’era trippa per gatti. E quindi come un grande contenitore, il partito di Salvini accoglie, diversamente dalla concezione di accoglienza del migrante. Quelli vanno respinti. Una riflessione, chi ha più dignità chi viene in Italia in preda alla disperazione per le condizioni drammatiche del proprio paese di origine o chi non sa cosa sia la dignità né la coerenza mista al decoro di cambiare bandiera politica a seconda delle convenienze del momento, dell’aria che tira?
Siamo in Calabria, si voterà per le regionali il prossimo 26 gennaio, sembra che il centrodestra sia in testa ai sondaggi (anche se è notizia di oggi che un sondaggio dell’istituto Tecnè, darebbe in flessione il centrodestra calabrese rispetto alla tendenza nazionale, ovvero, la parlamentare forzista, Jole Santelli, tra il 30 e il 32%. Pippo Callipo candidato per il centrosinistra tra il 28 e il 30%. Nei fatti un testa a testa tra la Santelli e Callipo, ma staremo a vedere. Intanto la Tecnè ha smentito il sondaggio…vabbe). Bene. Ritorniamo in Calabria, Sud Italia, Mezzogiorno, quelli che dovevamo essere “lavati” dal Vesuvio e dell’Etna. Umberto Bossi parla e con fatica scandisce testuali parole, “Mi sembra giusto aiutare il Sud, mi sembra giusto, sennò se non li aiutiamo ‘a casa loro’ straripano e vengono qui. È un po’ come l’Africa” e ancora, “L’Africa non è stata aiutata e – ha spiegato l’ex leader leghista – ci arrivano tutti addosso”. Noi siamo come l’Africa e gli africani, se non veniamo aiutati “straripiamo al Nord”, come gli africani vengono al Sud. Siamo merce umana nei fatti e anche sembra, non desiderata da alcuni leghisti del Nord.
Ora, ripetiamo tutti insieme, il 26 gennaio ci saranno le elezioni regionali calabresi, nella coalizione del centrodestra c’è quella Lega contro lo “straripamento” dei meridionali e si presenterà con dei candidati che sicuramente non saranno del Sud altrimenti metterebbero l’orgoglio meridionale sotto i piedi. Verranno a chiedere i voti per governare la Calabria per aiutarci a non “straripare” come gli africani, voi che farete? Vedete che quelli come gli africani, siamo noi, non vi girate dall’altra parte né abbassate le orecchie, ha parlato proprio di noi!