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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Pedemontana, monta la protesta degli espropriati Gli esasperati proprietari dei terreni oggetto d'esproprio chiedono con forza modifiche al tracciato ed un tavolo di discussione tecnico-politico

Pedemontana, monta la protesta degli espropriati Gli esasperati proprietari dei terreni oggetto d'esproprio chiedono con forza modifiche al tracciato ed un tavolo di discussione tecnico-politico
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di Giuseppe Campisi

Cinquefrondi – Nell’incontro tra i proprietari dei terreni oggetto di esproprio ed i rappresentanti dell’Associazione Laboratorio Società Civile e del Comitato Unitario di Base, Armando Foci e Aldo Polisena, sul tema degli espropri per il tracciato della costruenda pedemontana, relativa al lotto Cinquefrondi-San Giorgio Morgeto, tenutosi qualche giorno addietro presso i locali della Mediateca comunale di Cinquefrondi è emersa tutta l’esasperazione verso un progetto che da oltre un trentennio tiene sotto scacco intere comunità e decine di piccoli proprietari terrieri. E’ notizia il fatto che i tecnici dell’ex Provincia nei giorni scorsi abbiano effettuato diversi sopralluoghi per la presa in possesso delle aree da espropriare con ciò provocando malumori e recriminazioni nei proprietari dei lotti i quali più e più volte hanno provato, senza successo, a portare al tavolo dei decisori le loro istanze contenenti proposte migliorative del tracciato. Un percorso tortuoso e ad ostacoli parrebbe di capire che, dal punto di vista degli espropriati così com’è, non solo non migliorerebbe l’impatto ambientale dell’opera ma addirittura penalizzerebbe la funzionalità dell’opera e con essa i loro stessi interessi. Nel mirino, in particolare, ci sono sempre i famosi quattro svincoli previsti «due dei quali – fanno sapere Foci e Polisena – non solo sono inutili ma addirittura dannosi, sia per l’esproprio di molti ettari di pregiati uliveti, sia perché uno di questi svincoli viene previsto in aperta campagna in un luogo privo di alcuna viabilità». Deviazioni, tagli e allungamenti, mancati innesti e duplicazioni del tracciato sono in sostanza le contestazioni più forti che si sono materializzate durante l’assemblea. «L’aspetto più negativo del progetto – proseguono i promotori – viene comunque ritenuto quello relativo all’allaccio della Pedemontana con lo svincolo della Superstrada verso Gioiosa ed il mancato collegamento verso Rosarno che di, fatto, annullano le forti potenzialità di sviluppo che il territorio riponeva in quest’opera» che se di fatto lascia inutilizzata la galleria “Perciano”, abbandona a cielo aperto alcuni piloni già iniziati ma anche il terreno già espropriato e sbancato in danno di alcuni proprietari. E’ parso di capire che dalla nota dello scorso fine marzo, dunque, non sarebbe mutato lo scenario appalesato dai rappresentanti delle associazioni, Polisena e Foci e dalla pletora degli espropriati che già in precedenza avevano richiesto un incontro – di fatto rimasto inesitato – con tecnici e con i rappresentanti della nuova Città Metropolitana. Necessità rinnovata nel corso dell’ultima riunione da parte dell’assemblea per «esaminare nei dettagli il progetto appaltato, l’iter amministrativo per la consegna e l’inizio dei lavori nonché l’apertura di un tavolo permanente di confronto tra le parti al fine di garantire l’esecuzione di un opera funzionale e moderna al servizio del territorio, il rispetto dell’ambiente e, soprattutto, i diritti dei proprietari espropriati».