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Pedà sfiduciato. Inizia una lunga campagna elettorale

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(Vedi le parti salienti del Consiglio della sfiducia)

Il sipario, almeno per il momento, si è chiuso. Il sindaco di Gioia Tauro Giuseppe Pedà è stato sfiduciato. L’atto è passato con 9 voti favorevoli 6 contrari e due astenuti, Larosa e lo stesso Pedà. Hanno votato la mozione i 9 consiglieri che l’avevano sottoscritta, Cavallaro, Tomaselli, Raco, Guerrisi, Alessio, Altomonte, Bellofiore, Schiavone e Zappalà. I voti contrari sono stati quelli di Guinicelli, Cammareri, Ranieri, Zagarella, Parrello e Bagalà. Si conclude così, dopo più di un anno, l’avventura lanciata da Pedà con il suo “New Deal”. Un progetto che si è infranto sulle stesse “scogliere” della maggioranza. Quattro consiglieri che hanno deciso di rompere il patto elettorale che li aveva portati vittoriosi a Palazzo Sant’Ippolito. Adesso si aprirà una nuova fase di commissariamento del comune. L’ennesima. E una lunga campagna elettorale che è iniziata già ieri sera. Ma qualcuno, a cominciare dai cittadini presenti in una sala gremita, non ha digerito e non ha capito la revoca a Pedà. E si è fatto sentire rumorosamente inveendo contro chi ha sfiduciato il sindaco di una sola primavera. Guarda le interviste.