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TAURIANOVA (RC), VENERDì 26 APRILE 2024

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PCI POLISTENA, NO AL CARO BOLLETTE, SI AL TAGLIO DI INDENNITA’ E VITALIZI

PCI POLISTENA, NO AL CARO BOLLETTE,  SI AL TAGLIO DI INDENNITA’ E VITALIZI

La Legge di Bilancio 2022 approvata in via definitiva dal Governo Draghi sostenuto fra gli altri da PD, Lega, M5stelle, Forza Italia, ha previsto, ai commi da 583 a 587, un incremento automatico delle indennità di funzione di Sindaci ed Amministratori Locali, proporzionata alla popolazione, al trattamento economico complessivo dei Presidenti delle Regioni (attualmente pari a 13.800 euro lordi mensili).
Sorprende che le forze politiche e i partiti ideatori del taglio numerico delle rappresentanze democratiche, oggi abbiano cambiato opinione anche su stipendi e vitalizi!!!
Pertanto dal 2022, in tutti i comuni italiani, subito dopo l’approvazione del bilancio di previsione, il dirigente/responsabile competente, trattandosi di dare attuazione ad una norma, provvederà ad adottare la determinazione per l’applicazione della misura indicata dalla legge delle nuove indennità di funzione.
COSA CHIEDONO E PROPONGONO I COMUNISTI DELLA CALABRIA?
Il Partito Comunista Italiano della Calabria e la Piattaforma Berlinguer, ritenendo tale provvedimento inopportuno in un momento così difficile e delicato per i cittadini colpiti dal carobollette con aumenti sconsiderati di prezzi al consumo di beni di prima necessità, come acqua, luce, gas, benzina, generi alimentari,
CHIEDONO
– Il blocco della norma che prevede l’aumento automatico degli stipendi di Sindaci e Amministratori Locali o in alternativa la riduzione, ad opera di ogni singolo Ente, delle indennità di carica del Presidente della Regione di almeno il 25% (un quarto) di quella fissata dalla legge pari a 13.800 Euro lorde, a cui sono parametrati gli stipendi degli amministratori locali in base alla dimensione demografica del comune di riferimento.

– La dedadenza immediata dal beneficio dell’assegno vitalizio dei parlamentari e dei consiglieri regionali non più in carica.
PROPONGONO
Che i futuri risparmi di spesa derivanti vengano destinati per finanziare:
In Italia – L’istituzione di un fondo nazionale per l’occupazione e l’istruzione dei giovani del Mezzogiorno.
Nelle Regioni – L’assunzione di assistenti sociali per l’attuazione dei Piani di Zona territoriali.
Nei singoli Comuni – Trasferimenti erariali finalizzati a rimborsare le famiglie disagiate a fronte dei rincari delle bollette.