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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Patrace, il fiume della città metropolitana

Italia Nostra e il Centro italiano riqualificazione fluviale esprimono compiacimento per l’accoglimento dell’appello da parte delle amministrazioni locali e delle istituzioni

Patrace, il fiume della città metropolitana

Italia Nostra e il Centro italiano riqualificazione fluviale esprimono compiacimento per l’accoglimento dell’appello da parte delle amministrazioni locali e delle istituzioni 

 

 

Italia Nostra e il CIRF (Centro Italiano Riqualificazione Fluviale) accolgono con soddisfazione la notizia che le amministrazioni locali e regionali abbiano recepito l’appello che da tempo le stesse lanciano per la sensibilizzazione nei riguardi dei fiumi del territorio della provincia. L’ultima volta, attraverso la stampa locale, nel mese di gennaio.
Si comincia, quindi, finalmente a pensare al parco fluviale e ai contratti di fiume per il Petrace e per il Mesima. Ma di che cosa si tratta concretamente? Italia Nostra ha accolto volentieri l’invito del CIRF a volerne promuovere e sostenere la realizzazione ed ha organizzato il 9 e il 19 giugno due incontri informativi per i suoi soci tenuti dal consigliere nazionale del CIRF, ing. Fabio Scionti, specialista in ingegneria idraulica. All’ultima riunione informale di giovedì 19 giugno, dedicata all’approfondimento della tematica e all’individuazione dei percorsi da intraprendere, nella convinzione che sia irrinunciabile l’interazione tra le associazioni private, che non sempre possono direttamente operare per la soluzione dei problemi con azioni di volontariato, e le istituzioni pubbliche, oltre ai soci di Italia Nostra, hanno partecipato la Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Province di Reggio e Vibo, arch. Margherita Eichberg e la funzionaria Arch. Giuseppina Vitetta e, in rappresentanza del Presidente della Provincia, dott. Giuseppe Raffa, che condivide pienamente l’idea, l’ing. Rocco Cagliostro.
All’incontro si è potuto plaudire anche all’interesse manifestato nei riguardi della tematica da parte della Regione Calabria nella persona dell’Onorevole Candeloro Imbalzano che è stato relatore e convinto sostenitore della proposta di legge 506/9 sul riconoscimento legislativo dei Contratti di Fiume approvata in IV Commissione Regionale “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente”alcune settimane fa.
Durante l’incontro di approfondimento, introdotto dalla prof.ssa Angela Martino, presidente di Italia Nostra, che ha auspicato “la presa di coscienza rispetto alla necessità che un’azione sul Petrace debba coinvolgere tutte le istituzioni pubbliche e private e soprattutto i cittadini dell’intero bacino – dalla montagna al mare – affinché si possa formare una consapevolezza condivisa rispetto al concetto per il quale il fiume rappresenta una vera risorsa per il territorio”.
I fiumi, però, sono, oggi, anche origine di costi crescenti per garantire l’intrappolamento negli argini e le difese degli abitati limitrofi e per rimediare ai danni da essi provocati. Possono, tuttavia, e devono – secondo i moderni approcci tecnico-scientifici – diventare “nuova risorsa” attraverso la predisposizione di azioni che consentano il risparmio di tali costi e i danni possibili, nonchè la realizzazione di un assetto più naturale in grado di garantire il conseguente godimento dei benefici ambientali, in parte già presenti, dei quali si fruisce spesso in modo inconsapevole e nascosto.
Si è proposto, così, di avviare un processo per pensare alla realizzazione di un parco fluviale partendo da un esperienza già effettuata dal CIRF qualche anno addietro con la quale, riferisce l’ing. Scionti, “un gruppo interdisciplinare di studiosi ha effettuato un’analisi approfondita per la realizzazione di un Progetto Petrace la cui idea trainante è stata quella di affrontare – il più possibile in modo partecipato – gli aspetti più mutuamente legati (rischio idraulico, disinquinamento e riqualificazione fluviale), per garantire al contempo, in relazione ad altri temi (quali lo sviluppo socio-economico in generale), un momento/strumento di confronto reale tra i diversi mezzi di pianificazione e programmazione, capace di verificarne la coerenza incrociata, di eliminare gli antagonismi e di valorizzare, piuttosto, le sinergie attraverso la redazione di un vero e proprio piano di azione”.
A conclusione dell’incontro, Italia Nostra, il Cirf, la Provincia e la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici, hanno convenuto sulla necessità di realizzare un tavolo il più possibile partecipato che possa contare sul ruolo fondamentale della Provincia – a breve Città Metropolitana – per la predisposizione di un efficace azione nei riguardi dell’unico fiume interamente in territorio provinciale; hanno condiviso l’idea del “Petrace, fiume della città Metropolitana” e si sono date il compito di predisporre una bozza di Contratto di Fiume da proporre a tutti gli attori locali per la sottoscrizione.
Esso dovrebbe rappresentare un impegno a guardare agli interventi presenti e futuri sui fiumi nell’ottica dei più moderni approcci tecnico-scientifici considerando il fiume nel suo intero bacino, quindi con il coinvolgimento di tutti i comuni e di tutte le popolazioni interessate, e, mai guardandolo per singoli tratti cedendo a miopi visioni campanilistiche che, risolvendo momentaneamente problemi in una zona, ne creano di nuovi e più grandi in un’altra (valga per tutti la vicenda del torrente “Budello”). Un bacino idrografico creato dalla natura non è concepito per perimetrazioni comunali.