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Pasquale Tripodi: “Festival ‘Gira lu mundu’ evento importante”

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La manifestazione si terrà domani e domenica sul lungomare di Pellaro

Pasquale Tripodi: “Festival ‘Gira lu mundu’ evento importante”

La manifestazione si terrà domani e domenica sul lungomare di Pellaro

 

 

REGGIO CALABRIA – ”Il festival internazionale del folklore ‘Gira lu mundu’ rappresenta un momento autentico di interpretare e riscoprire la nostra Calabria attraverso il suo grande patrimonio culturale ed artistico”. Così, il consigliere regionale Pasquale Tripodi ha aperto, questa mattina, la conferenza stampa del festival internazionale in programma sabato 10 e domenica 11 agosto sul lungomare di Pellaro dove saranno allestiti anche stand gastronomici con prodotti caratteristici delle tradizioni locali e straniere. ”Per noi – ha aggiunto – è motivo d’orgoglio poterlo ospitare, dando seguito alle trentaduesime edizioni della sua storia, che hanno rilanciato il valore dell’interculturalità e della ricerca storica quali aspetti qualificanti dei rapporti e degli scambi tra la Calabria e le altre Nazioni”. L’Aula Commissioni di Palazzo Campanella, nella quale è stato presentato il programma dettagliato dell’evento e sono intervenuti il presidente regionale Ufi Beniamino Scopelliti ed il presidente de ‘I Peddaroti’ Carmelo Eugenio Alampi, si presenta con un suggestivo colpo d’occhio: con indosso i costumi tipici, i rappresentanti del gruppo folk ‘i Peddaroti’, mentre a sancire il valore dell’interculturalità, gli esponenti dell’Est Europa e del Sud America: Ucraina e Paraguay. ”L’obiettivo di promuovere e valorizzare il patrimonio storico-culturale, diffondendo la cultura della terra di Calabria e rappresentando con propri canti, danze e atti di vita quotidiana d’altri tempi le tradizioni popolari reggine e nello specifico pellaresi, tradizioni da salvaguardare e da trasmettere alle future generazioni, è portato avanti con passione e dedizione dall’associazione culturale ‘gruppo Folk I Peddaroti’ che nasce nel lontano 1978”, ha aggiunto Pasquale Tripodi, che ha evidenziato alcune note dolenti. ”Pur essendo una rassegna innovativa sul piano dei contenuti e della formazione sociale, rappresentando infatti una delle maggiori espressioni culturali ed artistiche per i cittadini italiani e stranieri presenti sul nostro territorio, il Festival non riceve adeguata valorizzazione. Mi costa dirlo, ma le cose stanno proprio così: la provincia reggina, diversamente dalle altre, non riceve la giusta attenzione dal punto di vista culturale. Sono diverse le realtà artistiche che insistono sul nostro territorio e che sono costrette ad andare avanti unicamente con i loro sacrifici”, ha concluso Tripodi.