Accusato di aver fatto da ‘palo’ nel delitto di Salvatore Andricciola, 36 anni di Lamezia Terme, ucciso con cinque colpi di pistola a Forlimpopoli, in Romagna
Partecipò ad un delitto di ‘ndrangheta nel 1991, condanna a 30 anni
Accusato di aver fatto da ‘palo’ nel delitto di Salvatore Andricciola, 36 anni di Lamezia Terme, ucciso con cinque colpi di pistola a Forlimpopoli, in Romagna
BOLOGNA – Il Gup di Bologna Bruno Perla ha condannato a 30 anni Cosimo Damiano Serra, accusato di aver preso parte ad un omicidio di ‘ndrangheta a Forlimpopoli, in Romagna, il 27 ottobre 1991. Nel bar dove lavorava, nel centro del paese, Salvatore Andricciola, 36 anni di Lamezia Terme, fu ucciso con cinque colpi di pistola. L’imputato era stato arrestato a marzo scorso in Lussemburgo, dove risiedeva da una decina d’anni. Era accusato di aver fatto da ‘palo’ nel delitto, un regolamento di conti tra cosche della cittadina calabrese. Serra (difeso dagli avvocati Fausto Bruzzese e Roberto Filocamo), tarantino di origini, all’epoca aveva 22 anni. La condanna è arrivata in rito abbreviato, l’accusa è stata condotta dal Pm Marco Mescolini che aveva coordinato le indagini della squadra Mobile. Per l’omicidio erano già stati condannati con sentenze definitive i mandanti, Francesco Giampà (30 anni), detto ‘il Professore’, e Pasqualino D’Elia, oltre all’esecutore materiale, Stefano Speciale (13 anni) al quale è stata riconosciuta l’attenuante per aver collaborato con la giustizia.