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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Parolisi: “Sono innocente, volevo bene a Melania”

Parolisi: “Sono innocente, volevo bene a Melania”

L’ex caporalmaggiore parla in aula e per la prima volta rivolge lo sguardo verso la famiglia Rea

Parolisi: “Sono innocente, volevo bene a Melania”

L’ex caporalmaggiore parla in aula e per la prima volta rivolge lo sguardo verso la famiglia Rea

 

 

“Nella sua deposizione Parolisi ha detto di essere innocente. Riguardo a Melania, ha detto che le voleva bene, anche se la tradiva”. Lo ha riferito Michele Rea, fratello di Melania, uscendo dall’aula di Corte d’assise d’Appello all’Aquila dove è in corso la seconda udienza del processo d’Appello a Salvatore Parolisi, condannato in primo grado per l’omicidio della moglie Melania Rea, avvenuto il 18 aprile 2011 a Ripe di Civitella del Tronto (Teramo). Parolisi è arrivato questa mattina all’Aquila dal carcere teramano di Castrogno, scortato da un ingente cordone di sicurezza.

Parolisi guarda i Rea, “grazie per la bambina” – “Per la prima volta ha indirizzato il suo sguardo verso di noi, dopo due anni non so come ha fatto – ha detto Michele Rea, fratello di Melania -. Il tutto per ringraziarci del fatto che noi facciamo tutto per la bambina. Delle bugie e dei trans non si è parlato per niente, Parolisi ha parlato cinque minuti. Per me lui rappresenta il nulla, non mi fa né caldo né freddo, mi dispiace solo per quella povera bambina che comunque un giorno dovrà sapere e mi dispiace anche per Melania che ha avuto a che fare con questa persona”. L’udienza è stata interrotta per qualche minuto, come ha fatto sapere uscendo dall’aula il Procuratore Generale, Romolo Como, il quale non ha voluto fare alcun commento. In aula c’è anche il padre di Melania.

Difesa: Parolisi estraneo, non era su luogo omicidio – ”Abbiamo dimostrato, proprio attraverso la documentazione di orari, di celle, di testimonianze, di telefonate, che non può aver commesso né l’ omicidio, né il depistaggio, non era presente sul luogo dell’ omicidio perché non c’è niente sul luogo dell’omicidio che può ricondurre a Parolisi”. Così l’avvocato Walter Biscotti, legale di Parolisi, all’uscita dell’Aula dove si sta svolgendo la seconda udienza, a porte chiuse, del processo in Corte di Assise d’Appello che vede alla sbarra il caporalmaggiore Salvatore Parolisi condannato all’ergastolo in primo grado per l’omicidio della moglie Melania Rea il 18 aprile 2011 nel boschetto di Ripa di Civitella del Tronto (Teramo). ”Abbiamo dimostrato documentalmente – ha aggiunto il difensore – che la ricostruzione del giudice, almeno dalle 14.55 in poi, non regge. Pertanto abbiamo invocato che la decisione non può non essere la dichiarazione di Salvatore Parolisi come estraneo a tutti i fatti contestati”.

Legale Rea, differenze motivazioni? Sempre Salvatore – ”Le differenze sulle motivazioni e sul movente tra il giudice di primo grado e il procuratore generale rafforzano la colpevolezza di Parolisi perché ogni indizio fa sempre capo alla stessa persona”. Così il legale della famiglia Rea, l’avvocato Mauro Gionni, all’uscita dall’ aula dove si sta svolgendo il processo d’Appello a Salvatore Parolisi condannato in primo grado all’ergastolo con l’accusa di aver ucciso sua moglie Melania Rea. Il commento dell’avvocato è anche rivolto alle sottolineature delle discordanze da parte degli avvocati di Parolisi ed anche alla istanza di approfondimento delle indagini con nuove prove presentata dagli stessi difensori del caporalmaggiore. ”A mio avviso non verrà accolta – ha continuato l’avvocato Gionni – perché siamo di fronte ad un abbreviato in fase di appello nell’ambito del quale le parti non possono chiedere altre perizie e altri approfondimenti ma è solo la Corte che ha la facoltà di concedere – ha continuato – anche noi abbiamo presentato una istanza sulla denuncia fatta alla procura di Napoli in riferimento all’utilizzo dei 130 mila euro che erano sul conto di Parolisi”.

Papà Gennaro, Salvatore? Persona indifendibile – Dall’aula dove si tiene il processo d’Appello per l’uccisione di Melania Rea è uscito anche il padre di Melania, Gennaro, il quale ha sottolineato di aver ascoltato con indifferenza la deposizione di Parolisi che è ”una persona indifendibile”. Con la conclusione dell’arringa difensiva di uno dei due legali di Parolisi, l’avvocato Walter Biscotti, la seconda udienza del processo d’Appello al caporalmaggiore condannato in primo grado all’ergastolo per l’omicidio della moglie, Melania Rea, è stata sospesa e aggiornata alle ore 14.30. L’avvocato Biscotti, all’uscita dall’aula, ha sottolineato di aver ribattuto punto su punto alle accuse formulate contro il suo assistito ribadendo che Parolisi non era sul luogo del delitto. ”Mi aspetto giustizia piena quindi con la conferma dell’ergastolo”. Sono le parole pronunciate, anche con un pizzico di emozione, da Gennaro Rea, padre di Melania all’uscita dall’aula dove si sta svolgendo il processo d’appello a Salvatore Parolisi condannato in primo grado all’ergastolo per l’omicidio della moglie Melania Rea. Gennaro Rea che ha assistito al dibattimento a porte chiuse insieme al figlio e ai due zii di Melania, ha sottolineato che ”è rimasto indifferente rispetto a quello che ha detto Parolisi”. Sono stati molti i commenti alla deposizione spontanea del caporalmaggiore per il quale il procuratore generale nella requisitoria ha chiesto la condanna al carcere a vita. Secondo quanto si è appreso Parolisi che ha parlato per la prima volta rivolgendosi alla famiglia sarebbe stato richiamato dal presidente della Corte perché in molti frangenti indugiava nel guardare i famigliari della moglie e non indirizzare lo sguardo verso la Corte. Per l’avvocato della famiglia Rea Mauro Gionni ”la dichiarazione è durata pochi secondi ed è stata la solita cosa, un piagnucolare senza lacrime con Parolisi che dice sono un traditore ma non sono un assassino e che chiede scusa a tutti, un intervento irrilevante processualmente”. Di parere opposto uno dei due difensore di Parolisi, l’ avvocato Walter Biscotti per il quale il caporalmaggiore ”ha parlato con il cuore dicendo quello che sente, si è rivolto ai parenti con un’emozione fortissima parlando al cuore soprattutto per la bambina alla quale tiene moltissimo”.