Panedigrano e Viola svelano “le bugie di Mancuso sul centro trasfusionale di Lamezia”
Ago 08, 2014 - redazione
“Sembra il nemico in fuga che avvelena i pozzi”
Panedigrano e Viola svelano “le bugie di Mancuso sul centro trasfusionale di Lamezia”
“Sembra il nemico in fuga che avvelena i pozzi”
Riceviamo e pubblichiamo:
Il Dr Mancuso sembra il nemico in fuga che avvelena i pozzi. Quel che era necessario per fare accreditare a fine anno il nostro Servizio Trasfusionale gli era stato inutilmente e ripetutamente fatto presente ben prima delle scadenze previste del 31 luglio 2014 e del 31 dicembre 2014. Ma, forse sperando di essere per quella data già migrato a Catanzaro, alla scadenza del 31 luglio non aveva adempiuto a nessuna delle attività che gli erano state richieste. E così il nostro Servizio trasfusionale è finito tra quelli da tagliare.
Ora, in evidente affanno, tenta di correre ai ripari e va dicendo che il “frigorifero” mancante nel Servizio Trasfusionale è stato già acquistato. Ma non è vero. E’ vero soltanto che, dopo la botta dell’atto di chiusura del servizio trasfusionale, il 4 agosto ha fatto pubblicare sul protocollo online dell’ASP col n. 3827 la Det. n. 3197 “Frig-Congelatori per il Servizio di Medicina Trasfusionale del P.O. di Lamezia Terme” che ha scadenza il 19 agosto 2014. E di questa determina ha pubblicato solo il numero e il titolo, non il dispositivo e, quindi, non vuol nemmeno farci capire se la gara sia stata o no aggiudicata a qualcuno e quali sarebbero i tempi di consegna del frigorifero mancante.
Ma avviare, e neanche concludere, una tale procedura quando il Dipartimento Sanità della Regione ha già emanato l’atto di trasferimento del nostro Servizio Trasfusionale a Catanzaro non serve a fermare l’orologio e, quindi, quell’atto, se valido, sarebbe comunque rimasto in vita. Bene ha fatto, allora, il Sindaco di Lamezia ad emettere l’ordinanza che vieta il trasferimento; atto che noi, la conferenza dei capigruppo e le altre associazioni gli abbiamo chiesto a gran voce e che è l’unico che può per il momento bloccare le procedure di trasferimento di attrezzature e personale.
Ed allo stesso modo bene ha fatto il Sindaco a chiedere anche l’accesso a tutti gli atti che hanno determinato il provvedimento di trasferimento del 31 luglio e, soprattutto, a quegli altri atti che hanno portato all’emanazione del decreto n. 58 che disponeva la soppressione definitiva del nostro Servizio Trasfusionale e che per fortuna è invalido perché firmato da Scopelliti quando era già decaduto da presidente. Sbirciare in quelle carte servirà a capire perché si è mirato a chiudere il nostro e non anche quegli altri Servizi Trasfusionali che pare siano nelle identiche condizioni.
Il Dr Mancuso mente, poi, anche quando dice di aver provveduto alla prescrizioni di adeguamento del nostro Servizio Trasfusionale dettate dalle visite ispettive per la scadenza del 31 dicembre ai fini dell’accreditamento. Ad oggi non ha dato invece alcun seguito né all’adeguamento strutturale, né all’acquisto delle attrezzature, né alla copertura del Personale mancante.
Un bel regalo prima di (speriamo e presto) lasciarci. A cui si aggiunge il suo preoccupante silenzio sul tipo di accreditamento che ha chiesto per il nostro Servizio Trasfusionale. Se, infatti, per caso uno dei pozzi avvelenati che ci lascia fosse quello di aver chiesto un accreditamento per le sole sei ore, 8/14, previste nell’invalido decreto 58 che Scopelliti ci ha rifilato, equivarrebbe a dire che, se anche l’accreditamento dovessimo ottenerlo, lui avrebbe “fatta la festa e gabbato il santo”: di fatto, andandosene, ci lascerebbe un servizio trasfusionale comunque chiuso.
Nicolino Panedigrano e Riccardo Viola (COMITATO SALVIAMO LA SANITÀ DEL LAMETINO)