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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Seminara, scarcerati i Ditto e i Garzi in manette dopo una rissa Dal Gip Accursio dopo la convalida del loro arresto. Gli imputati erano assistiti dagli avvocati Ventre e Luigi Mamone

Seminara, scarcerati i Ditto e i Garzi in manette dopo una rissa Dal Gip Accursio dopo la convalida del loro arresto. Gli imputati erano assistiti dagli avvocati Ventre e Luigi Mamone
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Sono stati scarcerati e rimessi in libertà senza obblighi i 4 protagonisti del movimentato episodio dello scorso 24 maggio, quando a Seminara nelle prime ore pomeridiane di un’altrimenti sonnolenta domenica, un caffè da sorbire al bar, a causa di celie pesanti e poco gradite, era finito in zuffa. La lite veniva sedata non senza qualche difficoltà dai Carabinieri della locale Stazione che alla fine procedevano all’arresto di 4 persone: i fratelli Domenico e Felice Ditto, Antonio Garzo e il figlio di questi Michelangelo. Dopo gli interrogatori davanti al GIP Fulvio Accursio, lo scorso 26 maggio, l’originaria ipotesi accusatoria di rissa è venuta meno. Ciò in quanto – univocamente per ammissione di tutti gli arrestati – l’episodio aveva opposto solo due dei contendenti: Felice Ditto, 40 anni, seminarese ma residente a Molochio e Antonio Garzo, anziano pensionato, egli pure di Seminara. Gli altri due arrestati, Domenico Ditto e Michelangelo Garzo sarebbero intervenuti solo per sedare la lite e per dividere i contendenti allontanando i rispettivi congiunti. Anzi, il sanguinamento che Felice Ditto presentava sul viso – è stato evidenziato – non fu conseguenza della lite ma fu provocato da uno schiaffo infertogli dal fratello Domenico nel tentativo di placarne l’ira. Origine della contesa alcuni epiteti ironici e sarcastici – espressione di una ricorrente forma di sfottò – fatta dal Garzo abbinando al nome di battesimo di Felice Ditto il cognome di celebri protagonisti delle cronache giudiziarie degli ultimi anni. Cosa che il Ditto non aveva mai gradito e che – poco prima che scoppiasse la contesa – dopo aver intimato un’ultima volta al Garzo di finirla faceva scattare la sua reazione incontrollata quando – uscendo dal bar – ancora una volta si era sentito salutare dal Garzo con uno dei soliti nomignoli. Da qui la zuffa. Nei confronti dei due Garzo al termine dell’udienza cadevano altresì le accuse di lesioni personali in quanto Felice Ditto confermava che alcune ferite da taglio alla mano e all’avambraccio destro se le fosse provocate da solo rompendo per la rabbia con un pugno un vetro. Il Gip Accursio, prima di disporre la scarcerazione dei quattro detenuti ne aveva comunque convalidato l’arresto che – stante la molteplicità di parti e la contestualità della sua esecuzione – è stato giudicato essere stato legittimamente eseguito. I due Garzo sono stati assistiti in udienza dall’Avv. Donatella Ventre e i due fratelli Ditto dall’Avv. Luigi Mamone. Subito dopo la lettura del dispositivo i protagonisti del movimentato episodio hanno fato ritorno a casa.