Il sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio interviene in merito alla pubblicazione di un pezzo su un sito giornalistico online sul tema dei rifiuti e lo fa con un post nella sua pagina social.
“(…) La città non ha mai sofferto a causa dei debiti con città metropolitana. Non vi è stata mai alcuna crisi nel conferire questa tipologia di rifiuti differenziati se non nel periodo di incendio dell’impianto di Siderno o per riempimento dei piazzali degli scarti di lavorazione per chiusura delle discariche, non riconducibili quindi alla condotta dell’Ente.
ALTRO FALSO ALLARME: Il comune di Palmi, sia per l’anno 2020 che per l’anno 2021 non è mai stato inserito nella lista dei comuni inadempienti per i quali era prevista la sospensione del conferimento dei rifiuti. La crisi per l’organico è stata causata da problemi inerenti gli impianti e non dall’esposizione debitoria dell’ente. Tra l’altro il rifiuto organico non rientra nel “secco”.
UN APPUNTO IMPORTANTE: la nota del 18/12/2021 in cui veniva evidenziato il debito relativo al rifiuto secco è stata espressamente richiesta dal Comune alla Città Metropolitana e dalla stessa inoltrata nel mese di dicembre, proprio per stabilire quale fosse l’ammontare del debito che, come da capitolato speciale d’appalto, doveva peraltro essere a carico della ditta gestore del servizio (allora Locride Ambiente). Ciò, in prospettiva della chiusura dei rapporti contrattuali, per consentire quindi agli uffici di determinare le corrette somme da trattenere nelle liquidazioni di chiusura del rapporto (ancora in corso).
RASSICURAZIONI: Ad oggi quel debito è stato in buona parte già saldato.
CHIARIMENTI: “Poteva il Comune autorizzare la Locride Ambiente a rifornirsi di carburante presso la PPM?”.
Il principio di sostituzione è previsto all’art. 21 del capitolato speciale d’appalto relativo al contratto stipulato con la Locride Ambiente SpA. L’Ente ha facoltà di eseguire, a spese della ditta, quanto necessario per il regolare andamento del servizio e, successivamente, recuperare le spese dalle fatture emesse dal gestore, senza aggravio di spesa per l’Ente e, in detta circostanza, per la partecipata PPM.
Ciò, in definitiva, ha consentito la prosecuzione del servizio di raccolta rifiuti senza interruzione e senza quindi arrecare disservizi ai cittadini.
INFINE: Relativamente alla questione banca sistema, resta un mero errore materiale, gestionale, prontamente risolto dai funzionari stessi nei modi consentiti dalla legge; anche in questo caso, ovviamente, nessun ulteriore aggravio vi è stato a carico del nostro ente.
PS. CONSIDERAZIONE POLITICA: Dispiace per chi, facendo leva su un articolo frutto di una errata interpretazione o una insana imbeccata, ha perso un’altra occasione per non palesare la ormai conclamata ignoranza amministrativa oltre che disonestà politica.
La realtà dei fatti, per come appena dimostrato, è ben altra e i cittadini sempre più sapranno distinguere la nostra sana, efficiente e buona amministrazione da chi invece pratica una politica certamente scorretta, tutta incentrata su falsità e mistificazioni, che getta fango su uffici e amministratori per razzolare qualche consenso.”