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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Palmi bandisce fumatori, street food e fuochi d’artificio Ordinanza del sindaco Ranuccio per combattere il degrado del territorio. L'indignazione dell'associazione "Un'altra storia"

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Riceviamo e pubblichiamo:

Con spirito di rinnovato proibizionismo, degno dell’America anni ‘20, il Comune di Palmi con l’ordinanza nr. 73 del 4 luglio 2017 in tema di “interventi urgenti atti a contrastare l’incuria e il degrado del territorio ed a tutela della salute pubblica”, a firma del Sindaco Ranuccio, ha bandito dalla Città, facendo esplicito e assoluto divieto, i fumatori, le attività molto in voga di “street food” ed i classici fuochi d’artificio. Infatti, l’ordinanza, in maniera assurda ed illogica, si pone contro le molteplici attività gastronomiche che nel periodo estivo proliferano a Palmi, nuocendo al già labile tessuto economico della Città stessa.

Nello specifico la prima ordinanza sindacale vieta in prossimità di boschi, terreni agricoli, nei centri abitati, lungo le strade ricadenti nel centro abitato e nelle periferie, di accendere fuochi, usare apparecchi a fiamma libera o elettrici che producono faville, di fumare e/o compiere ogni altra operazione che possa generare fiamma libera, con conseguente pericolo di innesco, di abbandonare rifiuti in discariche abusive e di esercitare attività pirotecnica.

Oltre all’assurdità di vietare di fumare nel centro abitato ed in qualsiasi altro punto del territorio (che farebbe di Palmi la città più salutista d’Italia e forse d’Europa), l’ordinanza incide particolarmente sulla stagione estiva bloccando, come detto, le attività gastronomiche mobili (si pensi ai tanti banchetti che vendono i classici panini con salsiccia, must di ogni luogo turistico che si rispetti) e gli spettacoli pirotecnici frequenti in occasione dei festeggiamenti che si susseguono nel periodo in questione e che attirano molti turisti da ogni dove. La peculiarità, però, di questa ordinanza è la volontà, o almeno da quanto oggi emerge, di non farla rispettare, come a dire si è scherzato e quindi gli atti normativi comunali non meritano rispetto ed applicazione.

Infatti, nonostante tale divieto, molti sono gli esercizi commerciali che in questi giorni hanno iniziato la propria attività e tanti saranno quelli che durante il periodo estivo nasceranno, con la conseguenza che tutti questi debbano considerarsi abusivi o comunque non in regola con l’ordine dettato dall’Autorità comunale.

Ma v’è di più, in occasione dei festeggiamenti in onore della Madonna del Soccorso e di Sant’Elia Profeta, l’Autorità comunale, contravvenendo alla propria ordinanza, ha autorizzato lo spettacolo pirotecnico predisponendo anche l’interdizione al traffico delle vie interessate (cfr. ordinanze nn. 83 e 84 del 18.7.2017). La domanda che ci si pone è quella se qualcuno si è reso conto dell’errore commesso o se deve passare il principio che le ordinanze comunali non sono da rispettare, perché in questo secondo caso ognuno domani potrà liberamente determinare ciò che è consentito e ciò che non lo è!

Difronte ad una tale situazione, il Sindaco, firmatario dell’ordinanza che nessuno rispetta e che se rispettata distruggerebbe il tessuto economico palmese, deve ammettere l’errore e fare un passo indietro, modificandola o ritirandola, e se questa è la prima ordinanza emessa, si spera che nelle prossime si presterà più cura nel leggerle e scriverle. Infine, si rappresenta che il consigliere di minoranza Dott.ssa Mimma Di Certo, che fa riferimento all’Associazione “Un’Altra Storia”, ha già depositato un’interpellanza indirizzata al Sindaco per chiedere lumi sulla questione e che speriamo sia presto discussa in seno al Consiglio comunale.

Il Coordinatore di “Un’Altra Storia”
Avv. Antonio Barilari

“A chiarimento dell’ordinanza nn.73/2017, l’Amministrazione del Comune di Palmi si era già premurata di demandare l’applicazione della stessa, con maggiore specificazione delle linee guida di seguito pubblicate, al fine di evitare fraintendimenti e non congruenti osservanze delle disposizioni, non ultimo osservazioni strumentali per non corretta comprensione dell’ordinanza e dei dispositivi nazionali e regionali in essa richiamati, che dispongono i divieti in aree “sensibili” – boschive ed urbane”.