L’attraversamento ferroviario in questi giorni in fase di realizzazione in prossimità dell’incrocio tra la contrada Fracà e la contrada San Francesco di Palmi, non era inizialmente tra le opere previste nel progetto di ammodernamento del tratto ferroviario tra Battipaglia e Reggio Calabria.

Era in programma un semplice allargamento del vecchio sottovia esistente, che in più di un’occasione ha creato diversi disagi ai cittadini palmesi ed ai turisti in seguito ai continui allagamenti della vecchia sede stradale, in occasione delle piogge torrenziali dei mesi estivi ed invernali, dovuti sia all’inadeguatezza dell’impianto di smaltimento fognario che alla morfologia della stessa strada che non favoriva l’allontanamento delle acque di pioggia per mancanza di una adeguata pendenza verso valle, anzi la presenza di una conca in prossimità dell’incrocio produceva continui allagamenti localizzati pericolosi per la sicurezza della viabilità stradale.

Inutile ricordare che lo stesso vecchio sottopasso non permetteva neanche il transito dei grossi veicoli, inclusi quelli di sicurezza, a causa della sua scarsa altezza libera (solo 3,20m).

Dietro l’input dell’amministrazione del Comune di Palmi, la società aggiudicatrice dei lavori, un’A.T.I. (Associazione Temporanea di Imprese) la cui capogruppo è la Fadep S.r.l. con sede a Napoli specializzata e qualificata nella realizzazione di grandi opere nel settore ferroviario, ha provveduto ad eseguire una variante progettuale prendendo in considerazione la realizzazione di questo nuovo sottopasso che ha determinato la riprogettazione dell’intero tratto stradale di contrada Fracà a causa dello spostamento a monte dell’attuale incrocio tra le due provinciali. Ha collaborato alla riprogettazione della strada e dello spostamento dei relativi sottoservizi (fognatura comunale ed ASI, ENEL, TELECOM) una Società di Ingegneria di Gioia Tauro, la PROiNGEGNO SNC, che con l’impegno delle maestranze specializzate anche locali della stessa Piana di Gioia Tauro, assunte nel corso di questi mesi, hanno contribuito insieme alla realizzazione di questa opera che rappresenta un punto di partenza per l’ammodernamento e l’adeguamento alle esigenze di oggi della viabilità ferroviaria e stradale.

L’opera realizzata prende il nome tecnico di “monolite”, essa consiste in una vera e propria galleria monolitica in cemento armato di circa 1400 tonnellate contraddistinta: da una piastra di fondazione alta un metro, da delle pareti laterali spesse 80cm e da una piastra superiore spessa 90cm. L’opera è lunga circa 25m, alta complessivamente 7,00m, di cui 4,00m verranno lasciati liberi in altezza per il passaggio dei grossi veicoli. Geometricamente l’opera si presenta con un evidente prolungamento delle pareti in avanti contraddistinte da un andamento a punta utile a perforare, nel corso della successiva spinta, il terreno al di sotto dei binari ferroviari. Tali pareti, detti rostri, verranno successivamente demoliti quando l’opera raggiungerà il proprio posizionamento previsto in progetto. Per la sua realizzazione, che ha impegnato una media di 15 operai al giorno per circa 5 settimane di intenso ed duro lavoro, si è scelta l’area libera a valle del sottopasso esistente non essendo ovviamente possibile realizzarla in loco al di sotto della ferrovia esistente. Subito dopo aver completato la fase realizzativa, si è provveduto a spostare il monolite, la traslazione totale prevede circa 27,00m di avanzamento, attraverso potentissimi martinetti idraulici, contro il terrapieno al di sopra del quale sopra passa l’esistente doppia linea ferroviaria che collega la penisola a Reggio Calabria. Preventivamente sul solaio superiore una ditta specializzata in attraversamenti ferroviari, la Essen Italia S.P.A., ha provveduto alla realizzazione di un sistema di ancoraggi metallici in grado di far “scivolare” la mastodontica galleria al di sotto dei binari rimasti attivi per tutto il periodo di spinta. L’operazione avviata venerdì 5 giugno si completerà martedì 9 giugno e nel corso delle operazioni di traslazione si sono operate solo brevissime interruzioni, circa due minuti per volta, solo in seguito ai passaggi dei treni per ovvi motivi precauzionali di sicurezza.

I lavori che proseguiranno successivamente fino alla fine dell’anno, riguarderanno il collegamento di questa galleria con i nuovi tratti stradali ancora da realizzare per il raccordo con le strade esistenti, Fracà e San Francesco, e la connessione dei relativi sottoservizi al di sotto del manto stradale.