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TAURIANOVA (RC), VENERDì 19 APRILE 2024

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Palmi, ancora un libro per Licia Pronestì Seminara In stampa le principali liriche della poetessa

Palmi, ancora un libro per Licia Pronestì Seminara In stampa le principali liriche della poetessa
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di Sigfrido Parrello

PALMI – Grazie alla intelligente e capace attività della figlia, Prof.ssa Giovanna, la Luigi Pellegrini Editore ha proposto una interessante pubblicazione della principale opera poetica di Licia Pronestì Seminara dal titolo “Le Poesie“.

Le circa 300 pagine del volume presentano, raggruppate per caratteristiche e pubblicazione, le principali liriche di una poetessa che a buon diritto può essere iscritta nell’elenco dei più importanti poeti calabresi del secolo scorso.

L’artista originaria di Cinquefrondi anche se gioiese di fatto, avendo trascorso nella cittadina pianigiana la più parte della vita, ha manifestato da giovanissima la verve artistica ed ha espresso le sue capacià non solo in poesia (note le raccolte “ombre e luci “ del 1977, “Soliloquio” del 1994) ma anche racconti e testi teatrali. Per lei la poesia era tutto tanto che la figlia nella presentazione sottolinea come “il senso che lei ha dato alla sua vita lo ha espresso d affidato alla sua poesia”. Una donna impegnata anche nel sociale che come sottolineato da Pietro Deleo in prefazione “è certamente tra i prototipi di quella autonoma emancipazione femminile che, senza urlare nei cortei o imbrattare le piazze, ha saputo realizzare con impegno ed accortezza i sogni della sua vita”.

Anche il Sindaco della vicina Palmi, suo estimatore, ha voluto ricordare come la sua opera teatrale “Nu sulu sonnu e doppu fu la vita “è stato presentato proprio presso la Casa della Cultura di Palmi a sottolineare non solo il respiro ampio della sua arte ma ove ce ne fosse bisogno anche la capacità di essere una antesignana dell’abbattimento degli storici “campanili”. Ed aggiunge ancora il primo cittadino palmese “ ho conosciuto la Signora Licia circa 40 anni or sono e mi colpirono subito i suoi grandi occhi dolci ed espressivi attraversati da un velo di malinconia. Già da allora una grande artista del nostro sentire tanto che oggi una delle sue più interessanti poesie dialettali è oggi una delle più belle nenie reinterpretate dal nostro coro cittadino “Euterpe”. Una artista completa che ha saputo disegnare scorci interessanti di vita e di sensibilità e disegnare in rima, in italiano e vernacolo, storie e personaggi della nostra terra. Uno per tutti “Lu medicu cundottu” una poesia a cui sono molto affezionato per evidenti motivi legati alla mia professione”. Circa 120 liriche tra inedite e più note che meritano una lettura e stimolano ad interessanti riflessioni.