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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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Palermo, al via la stagione di proteste contro il governo

Palermo, al via la stagione di proteste contro il governo

Scioperi di Sindacati, precari, cortei di studenti e intere aziende

di ROBERTA STRANO

Palermo, al via la stagione di proteste contro il governo

Scioperi di Sindacati, precari, cortei di studenti e intere aziende

 

di Roberta Strano

 

 

La settimana scorsa nel capoluogo della Sicilia, a Palermo, si sono susseguiti diversi scioperi con lo scopo di giungere ad un cambiamento della politica del governo.
Scioperi di sindacati, precari, studenti e di intere aziende come l’Amat, storica azienda di trasporto urbano di bus cittadini.
Una folla immensa che ha bloccato Palermo.
Lombardo ha dichiarato: “Lo sciopero della Cgil segna una contrapposizione forte alla politica del governo nazionale.”
Il corteo studentesco, costituito da 5000 studenti, è partito dal Politeama per raggiungere Piazza Indipendenza.
“La fase politica che stiamo attraversando è caratterizzata da una profonda instabilità, questo governo di larghe intese si è dimostrato interessato solamente a difendere il posto in parlamento e a preservare lo status quo, cercando, con continui compromessi, di mantenere una governabilità politica che però sembra necessariamente destinata a infrangersi”, spiegano gli studenti in una nota del Coordinamento studenti medi, promotore della manifestazione di Palermo.
I bus dell’Amat si sono fermati dalle 9,30 alle 17,30, otto ore di sciopero per ottenere dei cambiamenti importanti che consentano all’azienda di non affondare.
“Siamo in attesa di risposte certe dall’Azienda sulla bozza del contratto di servizio con il comune che la dirigenza continua a tenere nascosto alle parti sociali. Chiediamo il potenziamento dell’azienda ormai non più rinviabile dei servizi ai cittadini e il mantenimento dei livelli occupazionali”, afferma Salvatore Girgenti, Segretario aziendale Amat e componente della Segreteria regionale Fit Cisl Sicilia.

“L’Azienda continua a non confrontarsi con le parti sociali sull’ipotesi di contratto con il comune – aggiunge -, noi ribadiamo le nostre richieste, prima di tutto la garanzia di un servizio di trasporto che sia degno e adeguato alle reali esigenze dei cittadini.”
I dipendenti della sede Inps di Palermo anch’essi aderenti alla giornata di sciopero nazionale dello scorso 3 ottobre rischiano invece di vedersi tagliare di oltre il 10% il personale, e il rientro, presso le amministrazioni di provenienza, di un ulteriore 5% circa di unità attualmente in comando, a fronte di una richiesta crescente di prestazioni. Inoltre i sindacati denunciano l’ipotesi concreta di un consistente taglio delle retribuzioni il cui rinnovo non avviene dal 2009.
Per fronteggiare il problema, i lavoratori dell’Inps di Palermo si sono riuniti in assemblea per discutere e portare a conoscenza dell’opinione pubblica il quadro di un sistema previdenziale a rischio.
Si è aperta dunque una vera e propria stagione di proteste contro un governo la cui strategia sta travolgendo la vita di intere famiglie.