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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Pagamenti PA, Patriciello (FI): “L’Italia applichi la direttiva comunitaria”

Pagamenti PA, Patriciello (FI): “L’Italia applichi la direttiva comunitaria”

“Tajani ha sollecitato il Governo. Sbloccare i pagamenti per le imprese”

Pagamenti PA, Patriciello (FI): “L’Italia applichi la direttiva comunitaria”

“Tajani ha sollecitato il Governo. Sbloccare i pagamenti per le imprese”

 

 

Bruxelles – La Commissione Europea, su iniziativa del commissario all’Industria Antonio TAJANI, ha deciso l’invio di una lettera di messa in mora all’Italia per violazione della direttiva 2011/7 che impone il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione verso le imprese entro un termine di 30 giorni (60 in alcuni casi eccezionali).

A darne notizia è l’on. Aldo PATRICIELLO europarlamentare di Forza Italia.

La procedura d’infrazione contro l’Italia – continua – decisa a Bruxelles è una notizia annunciata, l’atto conclusivo al termine di un percorso poco virtuoso del nostro Paese sul fronte dei pagamenti alle imprese da parte della pubblica amministrazione. Il Vicepresidente TAJANI ha sollecitato più volte il governo italiano ad applicare correttamente e tempestivamente la normativa comunitaria e porre fine così ad una situazione francamente insostenibile. L’esecutivo si dia una mossa: – chiosa – le nostre imprese non possono attendere oltre. Credo infatti che il protrarsi di un simile comportamento, oltre a rappresentare un danno d’immagine considerevole per il nostro Paese alla vigilia del semestre italiano di Presidenza UE, rappresenterebbe un danno incalcolabile per la nostra economia già duramente provata dalla grave crisi degli ultimi anni. La pubblica amministrazione italiana, ad oggi, paga le imprese in media entro non meno di 180 giorni, regalando il triste primato all’Italia di peggior pagatore d’Europa. È necessario dunque applicare rigidamente la direttiva UE per sbloccare i pagamenti e dare respiro alle nostre aziende, finora lasciate sole ad affrontare le lungaggini e le storture della nostra burocrazia.