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Otto misure cautelari in Calabria, indagati a vario titolo per associazione a delinquere, furti e ricettazione

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PREMESSO che i provvedimenti adottati in fase investigativa e/o dibattimentale
non implicano alcuna responsabilità dei soggetti sottoposti ad indagini ovvero
imputati e che le informazioni sul procedimento penale in corso sono fornite in
modo da chiarire la fase in cui il procedimento pende e da assicurare, in ogni
caso, il diritto della persona sottoposta ad indagini e dell’imputato a non essere
indicati come colpevoli fino a quando la colpevolezza non è stata accertata con
sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.
I finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme, coordinati dalla Procura della
Repubblica di Lamezia Terme, hanno proceduto all’esecuzione di un’ordinanza
applicativa di misure cautelari nei confronti di otto persone, siccome
gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere
finalizzata ai furti ed alla ricettazione. Tra questi un dipendente (ora in
pensione) di una società in house di un ente pubblico.
Il provvedimento cautelare fonda sugli esiti delle investigazioni eseguite dal
Gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme.
Le indagini, svolte tra il mese di novembre del 2021 ed il mese di gennaio 2022,
in una prima fase, hanno riguardato attività di osservazione, controllo e
pedinamento di un dipendente della società partecipata: veniva così accertato
come lo stesso recapitasse delle taniche contenenti liquido, successivamente
appurato essere gasolio, a due coniugi che gestiscono un distributore di
carburanti nella zona sud della città di Lamezia Terme.
Informata la Procura della Repubblica, venivano effettuati approfondimenti
investigativi, anche con l’ausilio di strumentazioni tecniche, mediante i quali gli
investigatori acquisivano rilevanti indizi a carico del dipendente della società in
house, in ordine al trafugamento di carburante -destinato ai mezzi della società
per la quale lavorava- ed alla successiva cessione, in taniche da 25 litri cadauna,
ai due gestori del distributore di carburante: questi ultimi, a loro volta, lo
immettevano sul mercato attraverso una rete di persone di loro fiducia, tutte
denunciate dalla Guardia di Finanza per il reato di associazione per delinquere
finalizzata ai furti ed alla ricettazione
Sulla scorta delle predette risultanze investigative, il G.I.P. del Tribunale di
Lamezia Terme ha applicato la misura degli arresti domiciliari a carico del
dipendente (ora in pensione) della società in house e dei due concorrenti, gestori
del distributore di carburante, mentre ha applicato la misura dell’obbligo di
presentazione alla polizia giudiziaria per altri cinque soggetti.
Le attività investigative in argomento hanno consentito di quantificare gli
ammanchi di gasolio in danno della società in house per complessivi litri
30.726,06.
L’illecita attivita era stata interrotta dalla Guardia di Finanza nel gennaio del
2022, con l’arresto del dipendente della societa partecipata, sorpreso in
flagranza di reato allorquando, dopo aver prelevato 150 litri di gasolio, lo
recapitava in un garage nella disponibilità dei due predetti concorrenti. Durante
la perquisizione eseguita presso la sua abitazione, venivano inoltre rinvenuti
altri 100 litri di gasolio contenuti in quattro taniche identiche alle precedenti,
anche questi ritenute provenienti dai serbatoi della società per la quale
l’indagato lavorava.
Il procedimento penale scaturito dall’arresto della summenzionata persona si e
concluso con sentenza di condanna del predetto ad un anno e 4 mesi di
reclusione, conclusione alla quale il Tribunale è giunto previa richiesta di
patteggiamento da parte dell’imputato e la societa interessata procedeva al
licenziamento dello stesso.
L’operazione rientra in un più ampio e vasto dispositivo di contrasto ai
fenomeni criminali che incidono sull’economia locale, disposti e coordinati dal
Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro.