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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Oppido Mamertina: scenari oscuri dietro lo scoop. Nessun inchino al boss| Video

Oppido Mamertina: scenari oscuri dietro lo scoop. Nessun inchino al boss| Video

Il tragitto è uguale da 50 anni e i Carabinieri lo sapevano – GUARDA IL VIDEO

di LUIGI MAMONE

– Inchino statua al boss, Giannetta: “La criminalità organizzata è adorazione del male e disprezzo del bene comune”

Oppido Mamertina: scenari oscuri dietro lo scoop. Nessun inchino al boss

Il tragitto è uguale da 50 anni e i Carabinieri lo sapevano

 

di Luigi Mamone

 

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Saremo pronti a costituirci parte civile nei confronti di coloro che avessero inteso rendere omaggio o altrimenti ossequiare – volgendone la statua verso la casa – il boss Mazzagatti o qualsiasi altra espressione riconducibile alla ndrangheta. Siamo comunque sereni e attendiamo fiduciosi che vengano effettuati tutti gli accertamenti. Questa la sintesi estrema della conferenza stampa svoltasi quest’oggi nel municipio di Oppido Mamertina dopo il clamore mediatico che ha portato a prese di posizione assai dure in tutta italia I fatti però sarebbero andati diversamente e il movimento che è stato interpretato come un segno di reverenza al boss, non ci sarebbe stato.

In realtà, da 50 anni il percorso della processione è sempre uguale e il movimento di rotazione della statua viene puntualmente ripetuto in sei diversi posti del paese nel corso della processione facendo volgere lo sguardo benedicente della Madonna verso quelle vie che non sono interessate al passaggio del corteo. Ed infatti, all’altezza del corso Luigi Razza la statua viene voltata verso la direzione della Caserma dei CC, in corso Vittorio Emanuele verso l’Ospedale, in Via Cristoforo Colombo verso un gruppo di case che sono poste in quella zona in Via Foscolo verso il Corso Aspromonte – che è il luogo dove a oltre cinquanta metri dall’incrocio abita Mazzagatti. Infine in località Ulmo e davanti alle due chiese. La cattedrale e la Chiesa del Rosario.
Di questa usanza peraltro le forze dell’ordine ne avrebbero avuto piena contezza essendo gli operanti presenti da più anni a Oppido. In questa ottica emerge il dato che il clamore mediatico fondato su un falso presupposto possa essere solo funzionale a un tentativo di demonizzazione della giunta del sindaco Giannetta, eletta da poco più di un mese. Ma il sindaco e l’intera giunta e non ci stanno.
La dinamica dell’episodio, in ogni caso vede le autorità civili e militari e i presbiteri precedere di almeno 50 metri il trono con la statua portata in processione. Quanto accade alle loro spalle ha fatto parte di un rituale che si è ripetuto regolarmente negli ultimi decenni e – in ogni caso – il percorso della processione è scelto dall’autorità religiosa e non certo dai politici. La chiesa – dal versante religioso – certamente prende le distanze da tutte le illazioni che appaiono sospette.

“perché?” È la domanda che a Oppido di bocca in bocca si sente mormorare. Chi ha interesse a montare un caso che letto con le dovute cautele salvo nuove imprevedibili appare destinato a sgonfiarsi. Salvo a voler ipotizzare una precisa strategia volta a coinvolgere anche la chiesa locale in vicende di antropologia culturale o per dirla con altro termini più crudo in fatti di ‘ndrangheta come alcuni segnali inequivoci degli ultimi tempi sembrerebbero far deporre.

redazione@approdonews.it