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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 08 MAGGIO 2024

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Operazione “Vulcano”, affidamento in prova per donna di Gioia Tauro detenuta a Venezia per narcotraffico internazionale La donna originaria di Gioia Tauro era accusata di associazione finalizzata al narcotraffico internazionale e tratta in arresto a Venezia. Accolte le tesi difensive dell’Avv Castorina e disposto l’affidamento in prova

Operazione “Vulcano”, affidamento in prova per donna di Gioia Tauro detenuta a Venezia per narcotraffico internazionale La donna originaria di Gioia Tauro era  accusata di associazione finalizzata al narcotraffico internazionale e tratta in arresto a Venezia. Accolte le tesi difensive dell’Avv Castorina e disposto l’affidamento in prova

Accolto dal Tribunale di Sorveglianza di Venezia a scioglimento della camera di Consiglio, su richiesta dell’Avvocato di fiducia Antonino Castorina del Foro di Reggio di Calabria l’affidamento in prova per una giovane donna di origini calabresi condannata nel procedimento penale denominato “Operazione Vulcano” celebratosi nel Tribunale di Reggio Calabria.
La giovane gioiese, madre di quattro figli è stata arrestata nell’agosto del 2016 ed è rimasta ristretta nel carcere femminile di Reggio Calabria per poi essere trasferita alla casa circondariale Giudecca a Venezia.
Nell’operazione in cui è stata tratta in arresto insieme a vari complici venivano contestati tutta una serie di reati connessi alla partecipazione ad associazione finalizzata al narcotraffico internazionale nonché di detenzione di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente di tipo cocaina, importati dal centro America.
Il corretto comportamento della detenuta ed il progressivo progredire del programma di reinserimento sociale della giovane donna sono state le basi delle tesi difensive che hanno scardinato la “pericolosità sociale” che in passato aveva visto un diniego rispetto alla misura invocata.
Il Tribunale di Sorveglianza di Venezia infatti a scioglimento della Camera di Consiglio a cui ha preso parte su delega dell’Avvocato Castorina l’avv Barbara Voltolina soffermandosi sulla positiva relazione di sintesi del carcere e sulla prospettiva lavorativa documentale che avrebbe la giovane donna ha accolto le tesi della difesa disponendo definitivamente l’affidamento in prova al servizio sociale.