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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Operazione ‘New Bridge’, il plauso di Magarò

Operazione ‘New Bridge’, il plauso di Magarò

“Contro il patto d’alleanza tra la mafia statunitense e la ‘ndrangheta, un accordo sporco di droga e investimenti nefasti per l’economia pulita, la collaborazione tra gli investigatori della Polizia di Stato italiana e l’FBI americano e il lavoro d’indagine delle procure antimafia di New York e di Reggio Calabria, si confermano strumenti formidabili di contrasto”

Operazione ‘New Bridge’, il plauso di Magarò

“Contro il patto d’alleanza tra la mafia statunitense e la ‘ndrangheta, un accordo sporco di droga e investimenti nefasti per l’economia pulita, la collaborazione tra gli investigatori della Polizia di Stato italiana e l’FBI americano e il lavoro d’indagine delle procure antimafia di New York e di Reggio Calabria, si confermano strumenti formidabili di contrasto”

 

 

“La brillante operazione internazionale ‘New Bridge’, contro uno dei ponti criminali più potenti e redditizi che vede le cosche della ‘ndrangheta protagonista di primo piano, è importantissima e preziosa per la Calabria degli onesti che vuole liberarsi dell’oppressione e del marchio infamante delle presenze mafiose”.
Lo ha dichiarato Salvatore Magarò, presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta della Regione Calabria, aggiungendo: “Esprimo perciò il più vivo apprezzamento per il risultato ottenuto dalla collaborazione congiunta che ha visto impegnate con l’FBI statunitense, la Direzione nazionale Antimafia, e la Procura distrettuale di Reggio Calabria, col procuratore Federico Cafiero de Raho e il procuratore Nicola Gratteri, uomo di punta per competenza, professionalità, tenacia e passione, per queste delicate e complesse operazioni di respiro intercontinentale”.
“Contro il patto d’alleanza tra la mafia statunitense e la ‘ndrangheta – ha proseguito Magarò –, un accordo sporco di droga e investimenti nefasti per l’economia pulita, la collaborazione tra gli investigatori della Polizia di Stato italiana e l’FBI americano e il lavoro d’indagine delle procure antimafia di New York e di Reggio Calabria, si confermano strumenti formidabili di contrasto, in grado di stroncare i nuovi assetti nel mercato globale degli stupefacenti che avrebbero permesso di mettere in piedi un traffico internazionale di droga, ma anche di armi, di grandissime proporzioni e di micidiale pericolosità”.