Operazione “Mari Neri”, sequestro preventivo di 665 mila euro nei confronti di un noto imprenditore calabrese
Lug 13, 2022 - redazione
Premesso che i provvedimenti adottati in fase investigativa e/o
dibattimentale non implicano alcuna responsabilità dei soggetti
sottoposti ad indagini ovvero imputati e che le informazioni sul
procedimento penale in corso sono fornite in modo da chiarire la fase in
cui il procedimento pende e da assicurare, in ogni caso, il diritto della
persona sottoposta a indagini e dell’imputato a non essere indicati come
colpevoli fino a quando la colpevolezza non sia stata accertata con
sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro
hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Giudice
per le indagini preliminari presso il Tribunale di Lamezia Terme, su
conforme richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di due
imprenditori, amministratori di diritto e di fatto di tre società di capitali,
una delle quali ora fallita, operanti nel lametino nel settore della grande
distribuzione, indagati per il reato di sfruttamento del lavoro ai danni di
79 dipendenti, per fatti accaduti tra il 2016 e il 2017.
In particolare, è stato disposto il sequestro di somme di denaro e beni
per 665.000 euro nei confronti degli indagati e delle società per le quali
è stata ipotizzata la responsabilità amministrativa degli enti prevista dal
D. Lgs. 231/2001.
L’operazione odierna giunge all’esito di complesse e articolate indagini,
avviate d’iniziativa dal Gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia
Terme e proseguite sotto la direzione e il coordinamento della Procura
della Repubblica di Lamezia Terme.
Dalle attività investigative sono emersi gravi indizi di reità a carico degli
indagati in ordine al prefigurato reato di cui all’art. 603-bis c.p.: in
particolare, avrebbero impiegato manodopera per lo svolgimento
dell’attività di azienda, sottoposta a condizioni di sfruttamento,
corrispondendo retribuzioni in modo palesemente difforme dai contratti
collettivi nazionali, violando la normativa relativa all’orario di lavoro ed
approfittando del loro stato di bisogno derivante dall’assenza di ulteriori
opportunità occupazionali. Gli indagati avrebbero imposto ai lavoratori di
rinunciare a parte delle ferie, alle indennità per impiego nei giorni festivi
e alle ore di straordinario, pena la mancata assunzione.
Tale condotta delittuosa avrebbe consentito agli imprenditori di trarre gli
illeciti profitti oggetto di sequestro preventivo.
Le indagini sono risultate particolarmente complesse e difficoltose sia
per l’iniziale scarsa collaborazione di molti dipendenti, timorosi delle
ritorsioni dei datori di lavoro, sia perché formalmente le buste paga non
presentavano palesi irregolarità.
L’operazione “Mari Neri” rientra in un più ampio progetto investigativo,
sviluppato dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme in sinergia
con il locale Gruppo della Guardia di Finanza, attraverso il quale si
intende contrastare il pervasivo fenomeno dello sfruttamento dei
lavoratori.
Si rappresenta che il procedimento penale è nella fase delle indagini
preliminari