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Francesco D’Agostino, noto imprenditore calabrese titolare del marchio “Stocco&Stocco”, è stato assolto con formula piena dall’accusa di intestazione fittizia dei beni aggravato dall’art.7 nell’ambito dell’operazione “Alchemia”. D’Agostino, in questo anno e mezzo, ha sempre proclamato la sua innocenza e la sua fiducia nella Magistratura, affidandosi al responso dei giudici. L’uomo politico, molto conosciuto in Calabria e nella Piana di Gioia Tauro, ha subito in silenzio un’accusa gravissima e con la sentenza di oggi dimostra chiaramente il suo operato di correttezza sia come imprenditore che come uomo politico e delle Istituzioni. D’Agostino non è un mafioso.
D’altronde la sentenza era quasi scontata, dopo la decisione del Gip Barbara Bennato che lo aveva scagionato da ogni accusa in fase preliminare. La stessa Bennato, nella stesura dell’ordinanza, aveva chiarito che D’Agostino non aveva nulla a che fare con la cosca Raso – Albanese – Gullace. Anzi, si intravedeva più un’estorsione nei suoi confronti dedotti dalle intercettazioni e dalle informative. D’Agostino aveva già subito nel 2003/2004 un’inchiesta da parte della Procura Antimafia di Reggio Calabria, delegato il Gico della Guardia di Finanza, per capire se la sua azienda era costruita o no con soldi della mafia. La sentenza d’archiviazione, all’epoca, era stata chiara.
Il dott. Di Palma, della Procura Distrettuale Antimafia, aveva sancito che l’azienda Stocco&Stocco non aveva nessun collegamento con le cosche di Cittanova e tutto era stato costruito secondo i crismi della legalità. Per D’Agostino, dopo un anno e mezzo, giustizia è stata fatta. Adesso può riprendere ad operare sul territorio, per rafforzare la sua azienda e rilanciare il suo impegno politico verso le fasce più deboli del territorio della Piana di Gioia Tauro. Questa assoluzione dimostra che quando si indagano personalità al di sopra di ogni sospetto, la vicenda va gestita nella piena garanzia degli indagati.
ECCO LE DICHIARAZIONI DI D’AGOSTINO:
“Oggi giustizia è stata fatta – ha affermato -. Per me si chiude una parentesi orribile, che mi ha visto accusato di un reato gravissimo quanto inconciliabile con la mia attività imprenditoriale e con la mia condotta di vita. Dal 19 luglio del 2016 ho atteso questo giorno, riponendo la massima fiducia nella Magistratura, nella certezza che la verità sarebbe affiorata cristallina davanti all’analisi attenta della Giustizia. E così è stato. Oltre vent’anni di attività aziendale di altissimo profilo e quasi altrettanti di impegno politico genuino erano stati messi in discussione, anche con modalità che hanno ferito me, la mia famiglia, i miei collaboratori e tutta la gente che ha sempre creduto nel mio operato. Adesso si apre una nuova fase, nonostante le profonde ferite che non potranno mai essere cancellate. Intendo ringraziare i miei avvocati Giovanni Marafioti del Foro di Vibo Valentia e Guido Contenstabile del Foro di Palmi – ha proseguito Francesco D’Agostino – per la loro professionalità e la loro umanità. Ringrazio quanti mi sono stati accanto in questa fase difficile, la mia famiglia, i miei amici, i miei collaboratori che da anni contribuiscono alla crescita dell’azienda Stocco&Stocco. Ringrazio il gruppo politico “A Testa Alta”, in tutte le sue componenti, per il supporto incessante profuso in questo ultimo anno e mezzo. Nel momento delle accuse infamanti ho percepito la vicinanza e la solidarietà di tante persone per bene, e questo mi ha dato la forza per andare avanti. Nei prossimi giorni, a mente fredda, convocherò una conferenza stampa unitamente ai miei legali. Oggi – ha concluso – giustizia è stata fatta. La mia storia ha vinto contro ogni accusa”.