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TAURIANOVA (RC), SABATO 02 NOVEMBRE 2024

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Operaio morto a Locri mentre riparava un ascensore, Falcomatà: “Assurdo che ancora oggi si debba morire di lavoro” Il cordoglio del sindaco metropolitano per la scomparsa di Fabrizio Nicolò, reggino rimasto vittima di un tragico episodio mentre operava su un impianto elevatore all'interno di un palazzo di Locri

Operaio morto a Locri mentre riparava un ascensore, Falcomatà: “Assurdo che ancora oggi si debba morire di lavoro” Il cordoglio del sindaco metropolitano per la scomparsa di Fabrizio Nicolò, reggino rimasto vittima di un tragico episodio mentre operava su un impianto elevatore all'interno di un palazzo di Locri

| Il 31, Ott 2024

“L’intera comunità reggina piange la scomparsa di Fabrizio Nicolò, l’operaio morto a Locri mentre lavorava alla riparazione di un ascensore all’interno di un condominio”. E’ quanto afferma il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà.
“L’ennesima tragedia, l’ennesima ingiustizia, l’ennesima morte bianca – ha aggiunto il sindaco – l’ennesima di un lunghissimo elenco di persone scomparse mentre operavano onestamente per la propria professione. E’ assurdo che ancora oggi chi lavora debba trovarsi a rischiare la propria vita”.
“Al di là dei necessari accertamenti che stabiliranno l’esatta dinamica dell’accaduto – ha affermato ancora Falcomatà – la scomparsa di Fabrizio Nicolò impone ancora una volta una severa riflessione sul tema della sicurezza sul lavoro e della prevenzione degli incidenti che ogni anno in Italia provocano la morte di centinaia di persone, dati peraltro purtroppo ancora incredibilmente in aumento”.
“Siamo sconcertati da quanto accaduto – ha concluso il sindaco – alla famiglia di Fabrizio Nicolò giunga la vicinanza della comunità reggina, nella speranza che la sua tragica scomparsa serva da monito, nei confronti della politica e delle istituzioni nazionali, affinché sia posta con urgenza ed in maniera definitiva la questione della sicurezza dei lavoratori in tutti i contesti, attraverso norme e strumenti che tutelino la loro incolumità fisica, azzerando il rischio di infortuni e di morti sul lavoro”.