L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), ha pubblicato lunedì
la nuova classificazione delle malattie che verrà presentata alla
prossima Assemblea Generale dell’Oms e verrà adottata a partire dal
2022.. L’ICD-11, il nome dell’ultima revisione della ‘International
Classification of Diseases, ha, come una delle sue principali novità,
la rimozione della “incongruenza di genere”, transessualità, dalla
classificazione delle malattie mentali, lasciandolo all’interno del
capitolo delle disfunzioni sessuali. Cioè, perde la categoria del
disturbo psicologico per rimanere in un problema fisico: la mancanza
di idoneità del corpo al genere che la persona prova. Dunque, c’è lo
spostamento della ‘incongruenza di genere’, in cui il sesso biologico
è diverso dal genere percepito, dalle malattie mentali a quelle
sessuali. La decisione dell’OMS viene presa in considerazione della
necessità che hanno le persone interessate a cercare di normalizzare
le loro vite, così come la depatologizzazione dell’omosessualità.
Questa decisione evita di dare giustificazioni a coloro che cercano di
curare o trattare la transessualità. La depatologizzazione della
transessualità, ad esempio, aiuterebbe ad accelerare il processo di
adattamento al loro vero genere di persone transessuali. Inoltre, la
nuova classificazione include altri aspetti, come la dipendenza dai
giochi. L’Oms, dunque, ha inserito il ‘game disorder’ nella parte
riguardante le malattie mentali. L’elenco, evidenzia Giovanni
D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti
[http://www.sportellodeidiritti.org/]”, contiene tutte le malattie
riconosciute, oltre 55mila, che viene usato per le diagnosi dai medici
di tutto il mondo. Sono tre le caratteristiche principali del
disordine, hanno spiegato gli esperti dell’Oms durante una conferenza
stampa. La prima è «una serie di comportamenti persistenti o
ricorrenti che prendono il sopravvento sugli altri interessi della
vita». Tra le altre caratteristiche della patologia, ha spiegato
Vladimir Poznyak, del dipartimento per la salute mentale dell’Oms,
c’è «il fatto che anche quando si manifestano le conseguenze
negative dei comportamenti non si riesce a controllarli» e «il fatto
che portano a problemi nella vita personale, familiare e sociale, con
impatti anche fisici, dai disturbi del sonno ai problemi alimentari».
L’inserimento nell’elenco, hanno spiegato gli esperti dell’Oms,
dovrebbe aiutare i medici a formulare più facilmente una diagnosi.
«Abbiamo deciso di inserire questa nuova patologia, ha affermato
Poznyak, sulla base degli ultimi sviluppi delle conoscenze sul tema».
Per essere riconosciuto come problema mentale il disordine deve
continuare per almeno 12 mesi, precisa il manuale, anche se ci possono
essere eccezioni per casi particolarmente gravi. Dei molti milioni di
giocatori nel mondo, ha ricordato Poznyak, sono una minima parte
soffre del problema. Questo documento, ha affermato Thedros
Ghebreseyus, direttore generale dell’Oms, ci permette di capire
meglio cosa fa ammalare e morire le persone, e di prendere le
iniziative necessarie per prevenire le sofferenze e salvare quante
più vite possibile». La nuova classificazione per la prima volta
è stato pubblicata in formato elettronico per raggiungere la platea
più vasta possibile.