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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Omicidio Calarco, assolto l’uomo accusato di aver fornito la droga a Schepisi

Omicidio Calarco, assolto l’uomo accusato di aver fornito la droga a Schepisi

Giuseppe Antonio Cozzupoli, è stato assolto perchè il fatto non sussiste dal tribunale di Reggio Calabria. L’uomo era stato arrestato nell’ottobre del 2011, perché accusato di aver ceduto sostanze stupefacenti a Giuseppe Schepisi, lo stesso che il 26 novembre del 2010, uccise il cognato Vincenzo Calarco

Omicidio Calarco, assolto l’uomo accusato di aver fornito la droga a Schepisi

Giuseppe Antonio Cozzupoli, è stato assolto perchè il fatto non sussiste dal tribunale di Reggio Calabria. L’uomo era stato arrestato nell’ottobre del 2011, perché accusato di aver ceduto sostanze stupefacenti a Giuseppe Schepisi, lo stesso che il 26 novembre del 2010, uccise il cognato Vincenzo Calarco

 

 

REGGIO CALABRIA – E’ stato assolto perché il fatto non sussiste, Giuseppe Antonio Cozzupoli, 55enne di Reggio Calabria, arrestato ad ottobre del 2011, perché accusato di aver ceduto sostanze stupefacenti a Giuseppe Schepisi, lo stesso che il 26 novembre del 2010, uccise il cognato Vincenzo Calarco, appuntato in congedo della guardia di finanza. L’omicida, subito dopo il delitto, si presentò dai carabinieri per confessare e consegnare un revolver. Questi raccontò di avere avuto una lite con il cognato, che lo avrebbe minacciato di morte mostrandogli tre proiettili di pistola, nell’abitazione di Cozzupoli. In seguito, i due cognati salirono nell’auto di Schepisi giungendo nella notte fino a Rosarno dove, l’omicida raccontò ai militari, di avere subito un’aggressione da parte di sconosciuti che avevano fatto fermare la loro auto chiedendo soccorso per poi derubarli. Schepisi riuscì a mettersi in fuga mentre il cognato rimase a terra e fece ritorno a casa dopo essere stato prelevato dalla sua compagna. L’indomani l’uomo andò a casa di Calarco e lo uccise. Dalle indagini fatte e in seguito agli accertamenti legali è emerso che Schepisi e Calarco erano assuntori abituali di cocaina, sostanza di cui avrebbero fatto uso anche prima dei fatti avvenuti la sera del 25 novembre 2010. La ricostruzione di quanto accaduto ha determinato la convinzione del Gip che sia stato proprio Cozzupoli a cedere ai due la cocaina utilizzata nella nottata che ha preceduto il delitto. Da qui l’arresto di quest’ultimo, il quale però, dopo tre anni, è stato assolto dal tribunale di Reggio Calabria. Il giorno dopo l’arresto, Cozzupoli, venne sottoposto agli accertamenti tossicologici su due campioni di urina e peli pubici. Dagli esami non risultò però alcuna traccia di sostanza stupefacente. Le risultanze delle attività di indagini svolte dagli investigatori, non consentirono di ritenere raggiunta la prova della colpevolezza di Cozzupoli, dal momento che gli unici elementi che apparivano indiziariamente significativi in ordine al reato contestatogli, erano le dichiarazioni di Schepisi, il quale aveva affermato che il cognato e Cozzupoli facevano uso di droghe, e delle rispettive compagne dello stesso Schepisi e del cognato Calarco, secondo le quali era possibile che la droga la fornisse Cozzupoli. Elementi evidentemente non sufficienti per il tribunale di Reggio Calabria che proprio in questi giorni ha assolto Giuseppe Antonio Cozzupoli.